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Le nozze di Carlo e Camilla: sono top secret

Le nozze di Carlo e Camilla: sono top secret

Londra - Allora è vero. Il principe Carlo d’Inghilterra non avrebbe potuto sposare con rito civile la sua amata di sempre Camilla, ma il governo laburista trovò un escamotage legale per spianargli la strada. La via di fuga offerta dagli esperti è però talmente controversa che non potrà essere rivelata all’opinione pubblica se non dopo la morte dell’erede al trono. A rivelarlo ieri il tabloid Mail on Sunday che forse più di ogni altro si è occupa di gossip reale. I dubbi sulla legittimità del matrimonio tra il primogenito di Elisabetta e la divorziata signora Bowles persistono da quando la coppia si unì in matrimonio in un’austera sala del municipio di Windsor. Per tutti questi anni i costituzionalisti hanno continuato a dibattere sulle leggi che avrebbero impedito ai due amanti di una vita di regolarizzare la loro relazione.

Al di là delle simpatie dell’opinione pubblica, le leggi che vietavano questo matrimonio sarebbero state sostanzialmente due, non proprio recenti. La prima risale al 1836 e proibisce espressamente ai membri della famiglia reale di sposarsi civilmente. La seconda è invece il Marriage Act del 1949 che ha confermato questa prassi sotto ogni governo, fino a quello laburista di Tony Blair. Con lui al potere le cose sono cambiate. L’Inghilterra è diventata non solo «cool Britannia», ma anche il Regno dove ogni cosa è possibile. Anche che un erede al trono sposi una divorziata nel municipio sotto casa di sua madre. Ad offrire la felicità su un piatto d’argento a Carlo e Camilla fu uno speciale nullaosta rilasciato dall’allora Gran Cancelliere dello stato lord Falconer. Un nullaosta che per la sua «importanza e delicatezza» potrà essere svelato soltanto dopo la morte di Carlo. È questa infatti la risposta data due giorni fa dal governo inglese nel respingere una richiesta presentata da un’associazione che voleva consultare il misterioso documento. A prendere la decisione è stato il Commissariato per l’informazione britannico. Già il ministro della Giustizia Jack Straw aveva bloccato in prima istanza la pubblicazione del parere di Falconer, in seguito a una richiesta presentata due anni fa dal giornalista politico Michael Jones. Ora, con un documento di 19 pagine il commissariato mette la parola fine alla vicenda.

Perché quel matrimonio tanto atteso e tanto contestato «s’ebbe da fare» lo si saprà quando Carlo avrà lasciato questa terra. Ma ciò che rimane oscuro sono i motivi di tanta segretezza. L’erede al trono ha sposato l’ex signora Bowles cinque anni fa e Lord Falconer ha ribadito più volte che l’unione era legittima sotto ogni punto di vista. Lo disse allo stesso Mail nell’aprile del 2005 e lo ripeté davanti al Parlamento sei mesi dopo. «Se mister Falconer era così sicuro delle sue ragioni - aveva dichiarato a suo tempo il giornalista - perché il ministro della Giustizia Straw si oppose così fermamente alla diffusione pubblica del parere?» «Perché si tratta di una materia troppo delicata» ha risposto il governo archiviando la questione.

«O forse perché hanno qualcosa da nascondere», ribattono prontamente i critici e chissà per quanto ancora se ne discuterà.

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