Le nozze dei Windsor e gli strani intrecci con Giovanni Paolo II

Karol Wojtyla sarà proclamato beato la seconda domenica dopo Pasqua. La data fissata è quella del primo di maggio. Roma sarà calda di pellegrini, piazza san Pietro prepara una festa che diventerà storica. William Windsor e Kate Middleton andranno sposi due giorni prima. La data annunciata è quella del ventinove di aprile. L’Inghilterra ha annunciato che sarà festa nazionale, l’abbazia di Westminster si appresta agli addobbi e a ricevere l’evento del millennio.
Dove sta la notizia? In una coincidenza, curiosa. L’otto di aprile del duemila e cinque vennero celebrati in piazza san Pietro i solenni funerali di papa Giovanni Paolo II, Roma fu invasa da migliaia di fedeli, turisti, pellegrini. Per quello stesso giorno erano state fissate a Windsor le nozze di Charles e Camilla Parker Bowles.
Tutto era pronto, le bandiere, gli anelli, la cerimonia, gli invitati. Le vetrine dei negozi di Piccadilly e Regent, di Oxford e Bond street mostravano le fotografie della coppia, sorridente. Ogni tipo di chincaglieria, bicchieri, tazze, asciugamani, pantofole, posate, pettini, pupazzi raffiguranti Carlo e Camilla, erano andati a ruba, come puntualmente accade sul suolo di sua maestà Elisabetta. Accade che Karol, il pontefice di Roma, si spegnesse in quella settimana, il due di aprile. Buckingham Palace accolse la notizia con sconforto, non squisitamente religioso. A parte gli anelli e le partecipazioni di nozze già spedite, il resto era tutto un carnevale da smontare. Eppoi quei bicchieri, quelle tazze, quei pupazzi con la data storica, 8 avril 2005.
Il Vaticano comunicò la data dell’ufficio funebre, sei giorni dopo, venerdì otto, lo stesso della festa di Windsor. Che fare? Per una volta l’Inghilterra fu costretta a sottostare alle decisioni di un piccolo Stato, del vecchio continente. Un membro della famiglia reale avrebbe dovuto partecipare alle esequie: elementare, Charles. Dunque l’abito da cerimonia venne sostituito, in quei cinque giorni i negozi dovettero richiedere la fornitura di una nuova oggettistica regale aggiornata, altre tazze, altri bicchieri, altre posatre mentre gli «originari» diventarono, di colpo, merce da collezionisti. Così accadde, il principe Charles rese onore al papa, accompagnato da Tony Blair, primo ministro con la moglie Cherie, da Howard Charles leader dell’opposizione governativa e da Charles Kennedy leader dei liberal-democratici. Il tempo dell’inchino, della riflessione, poi il ritorno sull’isola di Elisabetta per la notte prima del matrimonio.

Sabato nove, infine, il sole scaldò il castello e il municipio di Windsor, la gente stava dovunque, come il venerdì a Roma, la famiglia reale posò per la fotografia di rito, Karol Wojtyla apparteneva già al passato.
Adesso ritorna, beato. A Londra, intanto, bicchieri, posate, tazze e pettini sono pronte, con le iniziali degli sposi, le stesse del pontefice di Roma.

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