Roma Cera una volta un medico in famiglia. Ma la famiglia del medico, che fine ha fatto? Già scombinata di suo, nel sempre più arruffato tentativo di moltiplicare le serie (da domenica la settima) moltiplicando le parentele, la più improbabile «famiglia allargata» della tv rischia - ormai - di frazionarsi allinverosimile. Malcauto il telespettatore che tentasse di ricostruire genealogie multiple e vicissitudini sovrapposte: finirebbe in un ginepraio inestricabile, cui gli sceneggiatori, ormai, non tentano nemmeno più di dare una parvenza di verosimiglianza. Due cognati vedovi che si sposano, poi spariscono per anni finché dei due ne torna uno solo (lei no, non si sa perché) ma con due gemelli, in compenso. Due nonni che prima si odiano, poi si sposano, poi se ne vanno, poi ritornano (ma solo la nonna: il nonno che fine ha fatto?). Un figlio adottivo che non si capisce chi labbia adottato, e poi non è più nemmeno adottato perché, nel frattempo, sparisce. Una domestica che prima sembra morta, poi si scopre che è viva, che forse è diventata suora (di clausura, si suppone), fidanzata a un fidanzato che sembrava affogato in un naufragio, e che invece sè fatto frate, seguito da un secondo fidanzato cui non serve nemmeno la vocazione per venire inghiottito dal nulla. Perfino un indiano con la faccia da Sandokan (ed è Sandokan, infatti) capitato lì in mezzo senza motivo, e finito inspiegabilmente chissà dove. Insomma: va bene che la fantasia dà sapore alla narrazione. Ma lassurdità la rende stucchevole. E a complicare il tutto, il fatto che unattrice si sia fidanzata anche nella realtà collattore suo fidanzato nella finzione.
Questultimo, però, non prende parte alla nuova serie (come faranno a farlo sparire? Che domanda: muore) e lei dovrà - giocoforza - rifidanzarsi. Non osiamo immaginare quali ulteriori scenari parentali tutto ciò potrà comportare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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