Andrea Tornielli
da Roma
Se a qualcuno fosse rimasto un dubbio su quale sia la posizione della Chiesa cattolica circa il riconoscimento delle unioni gay, laborto, la contraccezione, la manipolazione genetica (oggetto di non pochi interventi da parte della gerarchia anche in tempi recentissimi), ecco un nuovo corposo testo - sessanta pagine - «partorito» ieri dal Pontificio consiglio per la famiglia, il dicastero guidato dal cardinale colombiano Alfonso Lopez Trujillo. Un «bignami» di citazioni tratte da precedenti documenti vaticani, nel quale si legge che cè «leclissi di Dio» alla base dellequiparazione al matrimonio delle unioni gay. Un testo che ricorda laborto come «un delitto abominevole» e che arriva a criticare - fatto inedito - i genitori che si limitano a mettere al mondo soltanto uno o due figli limitando «gli atti coniugali potenzialmente procreativi».
Il documento, intitolato «Famiglia procreazione umana», preparato in vista del prossimo incontro mondiale delle famiglie a Valencia, sostiene che «listituzione naturale del matrimonio e della famiglia è vittima di attacchi violenti», mai così minacciosi come oggi. Il Vaticano condanna «le coppie formate da omosessuali» che «rivendicano gli stessi diritti riservati al marito e alla moglie, reclamando il pieno diritto di adozione»; così come condanna «le donne che vivono ununione lesbica» rivendicando «diritti analoghi, esigendo leggi che siano loro accesso alla fecondazione eterologa o allimpianto embrionale».
Il compendio dà una parte di colpa per la crisi della famiglia a «certe correnti di bioetica». La trasmissione dellesistenza è diventata «una questione di tecnica e di tecnici», i quali a volte «sognano perfino di fabbricare la vita». Per questo il Vaticano condanna «la manipolazione genetica, sia per quanto si riferisce alluso di embrioni, sia allintervento, attraverso linseminazione artificiale o la fecondazione in vitro nel processo della fecondazione», richiamando invece il diritto dellessere umano a venire «generato» attraverso «un atto umano nel senso pieno del termine» e non «prodotto» con «un processo artificiale».
Nettissima anche la condanna dellaborto, definito già dal Concilio «delitto abominevole» e «uccisione deliberata di un essere umano innocente». «Nessuna legge al mondo - afferma il documento - potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente illecito perché contrario alla legge di Dio. Oggi si pretende di banalizzare in qualche modo laborto con il pretesto che lautorità non deve penalizzare questo delitto abominevole». «Essere su questa linea - continua - significa ridurre o negare che il delitto, per il fatto stesso di esserlo, richiede una pena. Ma non è concepibile che un delitto possa restare impunito». La Santa sede punta il dito contro le «molte legalizzazioni» dellaborto che attribuiscono allo Stato «il diritto di decidere chi sia persona e chi non lo sia».
Ma il compendio del cardinale Trujillo, che è stato uno dei grandi elettori di Papa Ratzinger e a lui dedica questo nuovo testo, denuncia pure «le politiche di controllo delle nascite» e critica la contraccezione. «Il comportamento sessuale delle coppie è sempre più vittima di pressioni, cioè di forme di coercizione, emanate da autorità pubbliche, nazionali o internazionali, e riprese da Ong senza scrupoli». Così, «il matrimonio è sempre più tardivo, la nascita del primo figlio avviene sempre più avanti negli anni, il divorzio è sempre più frequente e facile». La bassa natalità dei paesi occidentali è definita una «catastrofe morale e culturale» e viene ribadita la condanna di «ogni mezzo contraccettivo» rinnovando invece linvito alla «continenza periodica» cioè «alluso del matrimonio sono nei periodi non fertili» nel caso vi siano fondati motivi per non avere figli. Vera novità del documento è linedito passaggio nel quale si dice che è in atto «un cambiamento nel modello di famiglia», indicando come insufficiente il numero di due figli: «È dominante la realtà di sposi con un solo figlio, o al massimo due. Ciò significa che il compimento di atti coniugali potenzialmente procreativi, è nulla più che una specie di somma di brevi parentesi allinterno di una intera vita coniugale volutamente resa sterile».
Il testo del compendio è stato pubblicato, senza preavviso né alcuna presentazione alla stampa, ventiquattrore dopo il discorso nel quale Benedetto XVI, al convegno sulleducazione della diocesi di Roma, ha spiegato che «il cristianesimo, con i suoi comandamenti» non vuole «soffocare» lamore umano con una serie di divieti.
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