Nucleare A Genova non si può neppure presentare un libro

Nucleare A Genova non si può neppure presentare un libro

Non è riuscito neppure a prendere la parola, a spiegare le sue ragioni, a raccontare il perché era lì a presentare il suo libro. L’ennesimo atto di intolleranza- tollerata (dalle istituzioni locali) che si registra a Genova, è andato in scena ieri pomeriggio intorno alle quattro, quando alla biblioteca Berio Chicco Testa, ex deputato del Pci ed presidente di Legambiente, ha cercato di presentare alla sua platea il volume «Tornare al nucleare? L’Italia, l’energia, l’ambiente». Un testo nel quale l’autore racconta il perché delle sue valutazioni sull’opportunità di tornare all’energia nucleare nel nostro Paese.
Una ventina di persone di mezza età sono sedute in attesa di ascoltare il relatore per poi proseguire la serata con un dibattito aperto e un confronto, già previsto, su uno dei temi più discussi anche a livello nazionale.
Ma appena finita l’introduzione del presentatore della serata, l’ex presidente di Enel non riesce nemmeno a portare il suo saluto agli intervenuti perché, proprio in quell’istante, si scaraventano dentro l’aula della biblioteca cittadina un gruppetto di venticinque persone vestite di nero corredate da uno striscione che riporta una scritta contraria all’utilizzo dell’energia nucleare.

Da quel momento una pioggia di insulti cade sulla testa dell’autore del libro senza che Testa possa provare a far calmare i manifestanti: «Buffone», «Sei una merda», «Venduto», «Vigliacco», «Il tuo non è un libro ma (...)

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