Nucleare, in Liguria nessuna anomalia

Il Crr, centro di riferimento regionale per la Radioattività ambientale, non ha rilevato in Liguria «significative variazioni dei valori di fondo della radioattività ambientale» dopo l’incidente di Marcoule. Campionatori di polveri totali sospese e il dosimetro gamma, installati presso le sedi Arpal di Imperia e Genova, continueranno quindi a registrare l’evoluzione della situazione ambientale, che ci si attende però «normale».
Intanto, ieri i consiglieri regionali Aldo Siri e Lorenzo Pellerano della Lista Biasotti chiedono che «l’incidente di ieri in Francia non si spenga in pochi giorni, archiviato come pericolo scampato».

In particolare la lista Biasotti ricorda che aveva presentato il 22 febbraio senza avere risposte dal presidente Claudio Burlando e dall’assessore all’ambiente Renata Briano su quanto comunicato lo scorso 1 febbraio dalla francese Asn (Autorità di Sicurezza Nucleare): «cioè il riscontro di un’anomalia su 34 reattori nucleari - la Francia ne ha 58 in 19 centrali - impianti peraltro operativi da decenni (il primo dal 1977, il più recente dal 1987)».

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