da Nuoro
Torna l'incubo sequestri in Sardegna. A neanche un anno dalla liberazione di Titti Pinna, l'allevatore di Bonorva che riuscì a fuggire dai suoi carcerieri, da ieri sera non si hanno più notizie di Dina Dore, 38 anni, moglie di un dentista di Gavoi, piccolo centro montano a 40 chilometri da Nuoro. Fino a tarda sera le notizie sulla vicenda erano frammentarie, ma si sa che la donna sarebbe stata rapita non appena arrivata a casa, prelevata mentre si accingeva a scendere dalla macchina dove si trovava anche la figlioletta di appena otto mesi. Alcune tracce di sangue trovate nelle vicinanze fanno pensare a una colluttazione tra la vittima e i rapitori, che comunque non hanno trovato ostacoli nel portare via la donna.
L'allarme è stato dato dal marito, Francesco Rocca, dentista con studi a Gavoi e Nuoro e dirigente di Alleanza nazionale molto conosciuto nel Nuorese (è stato consigliere provinciale qualche anno fa ed è attualmente vicepresidente provinciale del partito e componente del direttivo regionale di An): il professionista intorno alle 20.30, all'ingresso di casa, in via Sant'Antioco a Gavoi, ha notato il garage aperto e un certo disordine nell'appartamento. Poi ha trovato la figlia di otto mesi sola. Ha pensato subito che fosse successo qualcosa alla moglie e ha immediatamente avvisato le forze dell'ordine.
Dopo i primi rilievi è scattato in tutta l'isola il piano anti-sequestri, con posti di blocco all'ingresso di tutti i paesi della Barbagia e del centro Sardegna, squadre cinofile e un imponente schieramento di carabinieri e polizia.
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