Una nuova bussola per Citroën: si chiama C4

MalmöLinea dinamica e pulita, elevata qualità percepita e un’immagine di rassicurante solidità: la nuova Citroën C4 si presenta così, senza esagerare nella creatività tipica del marchio francese (scompare lo sterzo con il mozzo fisso, per esempio) che oggi trova piena realizzazione nella nuova linea Ds, quasi un secondo marchio. Con C4, che cresce di 5 centimetri in lunghezza (4,33 metri) rispetto alla prima serie, i francesi vanno all’attacco del segmento C, pesante a livello europeo più che italiano, ma sicuramente sempre più affollata di pretendenti al trono continentale della Volkswagen Golf.
Per avere successo ci vuole dunque sostanza, e questa, alla berlina con il double chevron, non manca di certo, a cominciare dal telaio su cui è costruita, che offre come sempre un’impeccabile risposta sia che si cerchi il comfort sia che si voglia privilegiare la guida sportiva, un punto fermo della filosofia Citroën. Non sono da meno i propulsori del gruppo Psa Peugeot Citroën tra i quali debutta l’1.6 e-Hdi che inaugura l’abbinamento del dispositivo Stop&Start, un sistema riportato alla ribalta meno di dieci anni fa proprio dai francesi e oggi sempre più diffuso, con una motorizzazione diesel. Il connubio, fino a oggi, lasciava qualche perplessità sulle vibrazioni che la riaccensione di un motore a gasolio avrebbe potuto provocare, ma basta affrontare il primo semaforo rosso al volante della C4 1.6 e-Hdi Fap per capire quanto quei dubbi fossero infondati, perché il motore, grazie all’azione di uno speciale e-booster, riparte rapidamente con una sonorità difficilmente percepibile, grazie anche alla naturale silenziosità di funzionamento. E si muove agilmente, questa C4, in virtù dei 110 cv di potenza massima, pur essendo molto parsimoniosa nei consumi: appena 4,2 litri/100 km (-10% rispetto allo stesso motore senza S&S) per 109 g/km di CO2 emessi. L’economicità dei consumi è dote comune a tutti i propulsori scelti per equipaggiare la berlina francese (tre a benzina, da 95 a 156 cv, e quattro turbodiesel, da 90 a 150 cv), sviluppati per fornire quel «positive power» contenuto nel claim di lancio, una potenza positiva perché rispettosa dell’ambiente ma tuttavia capace di fornire una guida sempre piacevole e dinamica.
A bordo di C4 si viaggia a livelli di comfort tipici di vetture del segmento superiore, circondati da tecnologie in certi casi molto raffinate, come i sedili con funzione di massaggio e l’Easy Parking, ma per la maggior parte dedicate alla sicurezza attiva e passiva, come il sistema di sorveglianza dell’angolo morto o i fari anteriori con cornering light.

Non mancano comunque esempi della creatività di Citroën, come il fondo della strumentazione a colorazione variabile. Per quanto riguarda i prezzi, la C4, rispetto al passato offerta nella sola versione berlina a cinque porte (la bestseller della prima serie) si presenta con un listino che va da 16.300 a poco più di 22mila euro.

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