Nuova medaglia per Mangiarotti, il signore della scherma

Questa sera alle 20 il Circolo Culturale «I Navigli», già promotore del «Premio Gianni Brera-Sportivo dell’anno», premierà in memoria di Candido Cannavò Edoardo Mangiarotti, il più grande schermidore italiano di tutti i tempi. Vincitore di 13 medaglie olimpiche e 13 volte Campione del mondo, viene riconosciuto come «esempio dei principi di lealtà, dignità e impegno sportivo» e «guida ai giovani con l’augurio che molti possano emularlo».
Nato a Renate in Brianza il 7 aprile 1919, Mangiarotti è l’atleta più medagliato dello sport italiano, quarto in assoluto, a pari merito con altri due atleti, alle spalle dei ginnasti russi Larissa Latynina e Nikolai Andrianov, con 18 e 15 medaglie, e del nuotatore americano Michael Phelps, con 16. Tra le Olimpiadi di Berlino del 1936 e quelli di Roma del 1960 ha collezionato 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo ed è stato per due volte alfiere dell’Italia all’apertura dei giochi di Melbourne, 1956, e Roma. Ai mondiali ha inanellato 13 primi posti, 8 secondi e 5 terzi.

Inviato della Gazzetta dello Sport dal 1949 al 1972, è anche membro d’onore della Federazione italiana di scherma e di quella Internazionale, per la quale ha ricoperto la carica di segretario generale dal 1980 al 1984. Edoardo Mangiarotti riceverà il premio da Alan Rizzi, assessore comunale allo Sport e Alessandro Cannavò, figlio dell’indimenticato direttore della Gazzetta.

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