La nuova Provincia è già fantasma: in servizio un solo dipendente

Bari Un dipendente per una Provincia. Non è uno slogan e neanche l’ennesimo appello a dare finalmente un taglio netto ai costi della burocrazia, ma è quanto accade realmente negli uffici del nuovo ente che ha visto la luce tra Barletta, Andria e Trani, vale a dire la sesta provincia pugliese che ha preso il nome di Bat: una sigla scelta per sgombrare il campo da questioni di campanile e mettere tutti d’accordo inserendo nel nome l’iniziale delle città capoluogo che si contendono la leadership di un’ampia zona sospesa tra Bari e Foggia, dove però alla scrivania c’è soltanto un’impiegata effettiva in servizio.
In questo vasto angolo di Puglia le ultime elezioni amministrative hanno incoronato primo presidente della nuova Provincia Francesco Ventola, già sindaco di Canosa, candidato del Pdl che ha sbaragliato la concorrenza conquistando il 54,52% dei consensi. Tuttavia il verdetto elettorale, e poi la composizione del primo consiglio e della giunta chiamata a governare non hanno cancellato problemi tecnici e burocratici. Tanto che la nuova Provincia non ha ancora una sede e per il momento si riunisce nell’istituto tecnico agrario di Andria (in realtà è disponibile solo un’aula perché ci sono lavori in corso), mentre il funzionamento degli uffici viene assicurato grazie ai lavoratori delle sezioni distaccate e all’unica effettiva dipendente della Bat. Lei si chiama Raffaella Lastella, lavorava per il servizio ambiente della provincia di Bari, è residente a Corato, poco distante da Barletta: per questo ha chiesto e ottenuto il trasferimento nel nuovo ente, che però non ha ancora un ufficio.
E così a Lastella tocca ancora dividersi e svolgere il proprio lavoro tra Bari e Canosa. Insomma, la Bat ormai da tempo è realtà e fa parte della geografia amministrativa italiana, la squadra di governo è al lavoro, ma non ci sono i dipendenti. O meglio, ce n’è una sola, passata di fatto alla storia proprio come il primo presidente.
A dir la verità dal primo agosto ottanta impiegati della Provincia di Bari sono stati assegnati al nuovo ente, ma sono lavoratori delle sezioni distaccate, quelli addetti ad aziende agrarie e centri territoriali per l’impiego: in buona sostanza per loro non è cambiato niente; discorso diverso per quattro dirigenti che però sono già in ferie e così attualmente alla scrivania c’è solo Lastella.
Quella dei dipendenti della sesta provincia pugliese è una questione che si trascina da parecchio tempo. E se l’istituzione della Bat è stato un percorso travagliato scandito da polemiche e aspre battaglie nel segno di un acceso campanilismo, trovare gli impiegati è stato altrettanto difficile. Il motivo: pochi si sono detti disponibili al trasferimento. Fatto sta che alla fine un’intesa è stata trovata: negli uffici sono previste 232 persone, la stragrande maggioranza proveniente da Bari: trenta saranno lavoratori in missione e a loro toccherà il compito di costituire una task force necessaria per garantire la piena autonomia amministrativa per il prossimo anno, quando - almeno secondo i programmi - la Bat sarà una creatura indipendente con una propria gestione di patrimonio.


Nel frattempo, mentre si lavora a trovare una sede adeguata e si pensa a stilare un inventario per individuare i beni immobili destinati al trasloco, la macchina burocratica dipenderà ancora da Bari e Foggia. Ad eccezione del caso Lastella, unica impiegata in servizio della sesta provincia pugliese.

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