La nuova Telegenova parte dalla «guerra» dei direttori

La nuova Telegenova parte dalla «guerra» dei direttori

Altro che nuovo corso, Telegenova rischia di vedere slittare la struttura dei nuovi palinsesti per la guerra dei direttori. Uno, quello editoriale, Franca Brignola. L’altro quello artistico e fresco di nomina, Orlando Portento. Lei, «la Franca» che tutti i genovesi amano, non ha preso bene un’intervista rilasciata da lui, autore e conduttore televisivo di lungo corso, ad un quotidiano genovese nel quale Portento annunciava un ridimensionamento dell’esposizione televisiva della Brignola nei nuovi palinsesti autunnali: «Franca è una risorsa di Telegenova e proprio per questo non deve essere inflazionata. Continuerà solo con il programma Genova allo Specchio» aveva detto il neo direttore artistico pensando di salvaguardare la principale risorsa della rete.
Ma la Franca mica l’ha presa bene leggendo, dietro quella frase buttata un po’ così, il tentativo di essere messa da parte dopo il passaggio di consegne della rete dalle società di Raimondo Lagostena agli imprenditori genovesi Enrico Mezzani, Massimo Serena e Marcello Locchi che hanno acquistato in primavera la storica emittente: «Sia chiaro che da parte mia c’è piena sintonia con la proprietà - spiega Franca Brignola -. Non capisco perché Portento sia uscito con una frase così inopportuna. Nessuno mi ha interpellata e non ho ancora aderito a nessun progetto visto che nulla ancora è stato presentato».
Una reazione che fa pensare anche ad un incredibile addio del volto storico dell’emittente più antica della città: «Sono offesa, a questo punto dico che o me ne vado io, o se ne va lui. Io resto direttore editoriale sono sempre alla mia scrivania a fare il mio lavoro; Portento ha un ruolo che non è stato ancora definito dalla proprietà e non ci siamo mai incontrati per i palinsesti: non può permettersi di parlare della parte giornalistica che non gli può competere».
Una guerra dei Roses quella tra Brignola e il comico genovese che proprio con la giornalista genovese ha collaborato in diverse trasmissioni nel tempo. Se da una parte il direttore editoriale pensa all’addio per passare a qualche altra emittente dicendo che «Portento non lo saluterò nemmeno più», bisognerà vedere come risponderà il direttore artistico.

Lui, abituato a sparare tra «Triccheballacche» e «camellate» varie questa volta passa inevitabilmente alla difesa. Basterà un atto di galanteria a risanare la frattura o davvero dopo 35 anni sullo schermo di Telegenova ci dovremo abituare a seguire «la Franca» su qualche altra emittente?

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