Le nuove ferie intelligenti? Fare le vacanze a casa

Tutte le volte la solita menata: la crisi picchia, i soldi non girano, il tempo fa schifo, i bambini piangono, la fila non finisce più. Chiacchiere. Perché i numeri sono lì apposta per darti torto: più di nove milioni di italiani sono andati in vacanza per Pasqua, cioè due italiani su dieci, un milione in più dell’anno scorso. Più in Italia che all’estero, più da amici che da estranei, più ai laghi che al mare. Agriturismi pieni così, qualcuno non ha trovato di meglio che andare a fotografare le macerie del terremoto. Meglio se restava a casa, visto che, lui, la sua ce l’ha.
Ma dal Regno Unito, madre di tutte le tendenze, sta arrivando una nuova moda, piacevole come un barbecue con i colleghi di ufficio: la vacanza migliore è quella che fai a casa tua, specialmente quando tutti partono. Sei inglesi su dieci hanno deciso di non muoversi ed è quasi un minimo storico: colpa, dicono, del cambio con l’euro sfavorevole e della benzina che costa da matti. Ma anche perché fa chic. La classica «di necessità virtù» è diventata vetrina della nuova economia. Li chiamano «Staycation», vacanzieri a casa propria, alle promesse di mari e monti preferiscono la riscoperta avventurosa della veranda e del salotto. Una nuova etnia di virtuosi dell’ikebana che ha pure una filosofia: la vacanza, sempre faticosa, è spesso deludente, specie se hai marmocchi a rimorchio. Bene che ti vada riesci a leggere un libro, farti una birretta e schiacciarti un pisolino in libertà.

È così che ti diverti?
Una task force di sparagnini che ha messo giù pure un decalogo: uno, noleggiare un cuoco costa meno di un albergo e il pranzo è più curato; due, il tempo è tutto tuo, non lo perdi in attese e trasferimenti; tre, con i soldi che risparmi puoi concederti gli sfizi che ti pare, tipo comprarti una bottiglia di vino di quelle che più care non si può; quattro, puoi trasformare il tuo giardino in un prato medievale, o piantarci filari di rose rosse, fragole selvatiche e meli che durino nei secoli dei secoli; cinque, puoi fare il turista nella tua città, scoprire posti che non hai mai visto prima; sei, puoi infilarti un camicione hawaiano e spararti un paio di cocktail a base di noci di cocco; sette, puoi finalmente parlare con tua moglie. Questo lo puoi fare anche se viaggi. Ma almeno puoi ascoltare l’Ipod...

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