
I punti chiave
Mai più incidenti come il volo 171 di Air India che ha provocato la morte di 242 passeggeri con lo schianto al suolo poco tempo dopo il decollo dall'aeroporto di Ahmedabad il 12 giugno. A provare a cambiare il futuro dei voli aerei c'è il progetto Rebirth, il primo sistema di sopravvivenza agli incidenti basato sull'intelligenza artificiale.
Cos'è il progetto "Rinascita"
Se è impossibile per i piloti governare il proprio volo, ecco che questo sistema attiva airbag intelligenti, fluidi ad assorbimento d'urto e spinta inversa a mezz'aria trasformando gli incidenti mortali in atterraggi sicuri come spiegano dettagliatamente due ingegneri aeronautici che lavorano al Birla Institute of Technology and Science (India) e si sono gettati a capofitto su questo progetto dopo il disastro di giugno. L'aspetto saliente è rappresentato da enormi airbag che riuscirebbero ad avvolgere completamente gli aerei attutendo l'impatto con il suolo a un'altezza di circa 900 metri.
Come funziona il sistema
In tutto e per tutto il primo sistema per aerei che aiuta le persone a sopravvivere agli incidenti utilizzando cinque tecnologie intelligenti per prevedere gli incidenti, rallentare l'aereo, proteggere i passeggeri e aiutare i soccorritori. Grazie all'intelligenza artificiale viene monitorata costantemente l'altitudine, la velocità, lo stato del motore, la direzione, eventuali incendi e la risposta del pilota. Qualora fosse inevitabile l'impatto con il suolo, questo maxi airbag si attiverebbe automaticamente.
I risultati
"Gli airbag ad alta velocità si aprono da muso, ventre e coda in meno di due secondi. Realizzati in tessuto a strati, assorbono l'impatto e proteggono la fusoliera dell'aereo. Inversione di spinta: se i motori funzionano, l'inversione di spinta rallenta la discesa. In caso contrario, si attivano i propulsori a gas. Questo riduce la velocità e stabilizza l'aereo dell'8-20%", spiegano gli ingegneri. "Studiando i rapporti sugli incidenti aerei, i sistemi di atterraggio militari e i fluidi intelligenti come l'Stf, abbiamo scoperto che la maggior parte dei decessi è dovuta all'impatto, non all'esplosione. Abbiamo progettato airbag attivati dall'intelligenza artificiale su muso, ventre e coda", hanno aggiunto.
I primi risultati sembrano incoraggianti: le simulazioni hanno mostrato una riduzione della forza d'impatto di oltre il 60% con l'intelligenza artificiale che coordina tutti i componenti (monitora la velocità di discesa, la forza g e le vibrazioni per attivare la sequenza). Il sistema avvisa i piloti, attiva gli airbag direzionalmente, rallenta la discesa e prepara la cabina all'impatto.
"Oggi Rebirth è pronto per test su larga scala, con schemi, simulazioni e dati sui materiali già
pronti. Il nostro obiettivo è collaborare con i laboratori aerospaziali per test su slitta d'urto e in galleria del vento. Non è solo un concetto: è una rivoluzione per la sopravvivenza", concludono gli ingegneri.