"Predire e prevenire i reati". Così la polizia si affida a Giove e all'AI per la lotta al crimine

Un nuovo sistema di polizia predittiva sarà a disposizione delle questure italiane per far fronte ai principali reati della quotidianità in città

"Predire e prevenire i reati". Così la polizia si affida a Giove e all'AI per la lotta al crimine
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Le tecnologie sono uno strumento potentissimo se orientate nella giusta direzione. Le forze dell'ordine sono spesso precursori dell'innovazione e ancora una volta è la Polizia di Stato a tentare quel passo avanti nell'evoluzione introducendo Giove, sistema di elaborazione e analisi automatizzata per l’ausilio alle attività di polizia. Una definizione complicata per un progetto molto ambizioso, il cui obiettivo è “predire” i luoghi e le tempistiche di particolari reati a maggior impatto sociale. Questo è un modo semplicistico per definire il progetto, che però potrebbe avere impieghi molto importante nelle operazioni sul territorio.

Giove è un sistema di "polizia predittiva" che le questure italiane potranno utilizzare per prevenire e reprimere i crimini ma anche come supporto nelle fasi delle indagini preliminari. L'obiettivo è quello di impiegare il sistema per i reati che incidono con maggiore forza nella vita quotidiana delle persone, quindi furti in abitazione, rapine in esercizi commerciali e banche, truffe ai danni delle fasce deboli. Ma non è escluso che Giove venga impiegato anche per violenze sessuali e molestie, con la possibilità di estenderne l'utilizzo anche in altri ambiti man mano che si migliora la tecnologia.

Non può essere al momento escluso, infatti, che Giove venga utilizzato in futuro anche nell'ambito delle indagini sul terrorismo. I tempi non sono ancora maturi per questo ma l'innovazione avanza a ritmo sostenuti e non si possono escludere applicazioni di questo tipo. In alcuni contesti, le polizie di diversi Paesi impiegano già la tecnologia predittiva e sistemi di riconoscimento per identificare possibili target criminali e prevenire reati, anche se sono state spesso messe sotto accusa per violazione della privacy.

Questo, al momento rappresenta uno dei principali nodi da risolvere per l'impiego massivo di queste tecnologie. L'introduzione dell'intelligenza artificiale, infatti, ha sparigliato le carte sotto molti aspetti e l'Europa ha dovuto adeguarsi in fretta, con un regolamento sull'AI che verrà discusso al parlamento Ue a metà giugno.

La tecnologia predittiva è da tempo al centro dell'attenzione in ambito militare e non, con la sicurezza che sperimenta nuove strade per avvantaggiarsi. Ora, le tecnologie offrono un ampio vantaggio ma la strada per introdurre queste innovazioni in pianta stabile è ancora lunga.

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