Nuove frontiere

Troppe ore online. Gli italiani vogliono prendersi una pausa

Il 56esimo Rapporto Censis fotografa una nuova Italia digitale: più della metà degli utenti vuole "staccare la spina" per un po'

Troppe ore online. Gli italiani vogliono prendersi una pausa

Dopo l’overdose tecnologica del periodo pandemico, gli italiani stanno gradualmente riassaporando il piacere degli incontri e delle riunioni in presenza. Si stanno rendendo conto che la dipendenza da internet va combattuta riappropriandosi dei propri spazi anche fisici. Troppe ore trascorse online privano gli utenti della Rete di preziosi momenti di contatto con le persone care, con la natura, l’ambiente, le opere d’arte. Un conto è assaporare la ricchezza del web e dei social, che ci regalano benefici innegabili in termini di libertà d’espressione, coltivazione della socialità con persone lontane e facilitazione di attività lavorative; altra cosa è lasciarsi assorbire del tutto dalla dimensione virtuale. Un riequilibrio, tanto più dopo il superamento dell’emergenza sanitaria, è indispensabile.

Il desiderio di “staccare la spina” per un po'

Nel 56esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese si rintracciano tutti i segnali di tale evoluzione nelle abitudini mediatiche degli italiani. Più della metà delle persone apprezza gli aspetti positivi offerti dalle tecnologie digitali nel corso della pandemia. Il 58,6% dichiara che i dispositivi digitali hanno permesso di provvedere alle proprie necessità, per il 55,3% hanno aiutato a mantenere le relazioni sociali, per il 55,2% grazie ad essi si è potuto continuare a lavorare o a studiare, mentre il 52,9% ammette anche che ha potuto scoprire cose nuove e inaspettate. Più della metà degli italiani (il 52,8%), però, dichiara che adesso si sente stanco dell’uso continuo dei dispositivi digitali e vorrebbe “staccare la spina”. I dispositivi digitali fanno perdere troppo tempo secondo il 32,2% degli italiani, che nel 31,5% dei casi avvertono il bisogno di connettersi continuamente. Per non parlare di quel 22,8% che dichiara di non riuscire a disconnettersi mai.

Il rapporto tra tecnologie e occupazione

Ha subìto una metamorfosi anche la percezione del rapporto tra tecnologie e occupazione. In altre parole è cambiato il modo di pensare degli italiani sull’utilità o meno della Rete per creare nuovo lavoro. Se nel 2016 solo il 21,6% degli italiani riteneva che le nuove tecnologie potessero creare nuova occupazione, nel 2021 la percentuale è arrivata al 30,7%, superando, anche se di poco, il 30,5% di quanti le reputano invece in grado di distruggere posti di lavoro.

Il tempo trascorso online: Italia prima in Europa

Gli italiani passano oltre un terzo della propria vita online, per la precisione 30 anni, 5 mesi e 19 giorni. E’ quanto si legge in un’indagine condotta da NordVpn, servizio di virtual private network, che documenta come l’Italia sia sesta nel mondo in questa graduatoria sul tempo trascorso in Rete, dopo Taiwan, Corea del Sud, Messico, Brasile e Hong Kong. Dunque il nostro Paese detiene il primato europeo.

L’incremento del tempo trascorso online contribuisce a moltiplicare i rischi di sicurezza informatica, suggerendo ad aziende e istituzioni di potenziare gli investimenti in cyber security.

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