Fabrizio Graffione
«Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera porterà alla cancellazione di 400 posti letto, con gravi disagi per pazienti e personale sanitario, e un risparmio di appena 11 milioni di euro contro un disavanzo di ben 350 milioni solo per il 2006. Se nel 2005 il disavanzo della giunta Burlando di 320 milioni di euro è stato ripianato grazie alla vendita di immobili e all'aumento delle tasse, a novembre non ci saranno soldi per colmare la disastrosa gestione del centrosinistra. L'aumento dell'Irap porterà infatti nelle casse di via Fieschi 90 milioni di euro. Per i restanti 200 milioni i colleghi della maggioranza saranno costretti ad aumentare le tasse»: l'ex governatore ligure Sandro Biasotti tuona contro la manovrina estiva dellex rivale Claudio Burlando approvata l'altro giorno dal consiglio regionale. Lo fa parlando alla riunione dei partiti di opposizione riuniti per denunciare i «buchi» del piano sanitario: tutti compatti a chiedere la revisione del «progetto scellerato» e denunciare gli sperperi della maggioranza. Gianni Plinio (An) e Matteo Rosso (Forza Italia) promettono di scendere in trincea, nelle corsie, in difesa dei pazienti nei vari ospedali liguri, per controllare eventuali abusi e disagi provocati dalla nuova normativa: «Andrò personalmente in ospedale, nei giorni di chiusura dei reparti - promette in particolare Rosso - a verificare le condizioni in cui verranno trasferiti i pazienti. Lo sappiano, i signori del centrosinistra: noi stiamo dalla parte dei malati».
Aggiunge Luigi Morgillo, capogruppo degli azzurri: «Si tagliano i posti letto in una logica di lottizzazione a danno della salute e delle tasche dei cittadini liguri, eppoi si concedono finanziamenti discutibilissimi. Questa maggioranza arriva a contestare anche gli appalti delle pulizie, quando ha concesso un surplus di 150mila euro, oltre ai 250mila già previsti, per la prevenzione del randagismo, e ulteriori 250mila euro di finanziamenti per le pubbliche assistenze. Segnaliamo anche sprechi a Savona, dove s'intende raddoppiare la Asl con il risultato che i servizi ai cittadini rimarranno uguali, ma si moltiplicheranno le poltrone dei manager graditi al centrosinistra». «Se fosse passato il referendum sulla devolution non saremmo a questi punti - denuncia il leghista Francesco Bruzzone - la Regione non avrebbe seguito i parametri di 4,5 posti letto medi ogni mille abitanti stabiliti da Roma in una regione che ha la più alta concentrazione di persone anziane in Italia.Qualcuno ha preannunciato che aumenterà fino al 4 per cento l'addizionale Irpef per recuperare soldi». «Saremo gli angeli dei pazienti - insiste Rosso, vicepresidente della commissione sanità - a turno batteremo a tappeto tutte le corsie e i reparti che subiranno disagi».
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