Nuovi estimi «Stangata» sulla casa: il catasto rovina le Feste a sedicimila milanesi

Feste rovinate per 16mila milanesi residenti in centro. L’Agenzia del territorio ha notificato loro l’adeguamento dei valori catastali degli immobili. Una revisione prevista dalla Finanziaria del 2005 e applicata dal Comune. Si tradurrà in un aumento delle tasse sulla casa. Nell’arco dell’anno ai milanesi arriveranno 60mila notifiche. L’operazione parte dalle zone del Duomo, San Babila, Sant’Ambrogio, Cenacolo e Castello Sforzesco. E proseguirà con Pagano e le altre zone in cui si registrano i maggiori divari tra i valori catastali medi e i valori di mercato degli immobili. Ma l’operazione è contestatissima dalle associazioni dei proprietari. È un’assurdità secondo Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: «I valori degli stabili sono scesi di almeno il 30 per cento. Invece per la riclassificazione il catasto si basa sui valori di qualche anno fa». «Non si parli di un’operazione di equità - insorge -. È tutt’altro. Si tratta di sperequazione bella e buona. Teniamo conto che le revisioni catastali sono facoltative. Milano le fa, Roma no. Si crea una situazione di profonda iniquità».

Anche Confedilizia avrebbe gradito una verifica diretta da parte dell’Agenzia del territorio: «Può anche essere - fa notare il presidente Corrado Sforza Fogliari - che nel 10 per cento dei casi ci sia una variazione della categoria dell’immobile. Ma nel 90 per cento dei casi no».

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