Il nuovo fair play: ultrà in curva con tanti saluti

Fair play, please, lo ha ordinato la Lega. Sarà per questo allora che la curva atalantina ha deciso ieri di far sentire la propria voce attraverso un volantino, molto gentile per carità. Ricordate quelli che spaccarono il vetro antisfondamento con una panchina nella tragica giornata della morte di Gabriele Sandri? Ecco, ieri - essendo la (loro) curva chiusa per squalifica - erano nell’altra tribuna perché, hanno spiegato, «ricordiamoci che se noi abbonati di Nord oggi possiamo entrare in Sud è per l’interessamento di alcuni esponenti politici che hanno ottenuto l’autorizzazione dal Viminale». Gli ultrà hanno annunciato che torneranno - per carità - «con molta umiltà» a sostenere la loro squadra ma che non sono d’accordo né con il «massacro mediatico» (naturalmente), né con il presidente Ruggeri («è una rottura definitiva») che agli ultratifosi aveva apertamente dichiarato guerra chiedendo l’aiuto di altri presidenti.

Risultato: i politici hanno rimesso gli ultrà a sedere nello stadio e gli altri presidenti, quelli che si erano schierati a colpi di pacche sulle spalle, si sono defilati. Ruggeri insomma è rimasto con il cerino in mano: ma niente paura, ora c’è il fair play. Vuole mettere, presidente, il valore di una stretta di mano?

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