Secondo lultima rilevazione dellIstat i potenziali elettori del governatore del Lazio sono oltre quattro milioni (4.626.251 per essere precisi). E secondo il nuovo sondaggio, effettuato dalla Crespi Ricerche per conto dellagenzia Omniroma, tra questi «elettori potenziali» ci sono ancora molti indecisi. Molti votanti cioè non hanno ancora preso una decisione riguardo al candidato governatore. Magari hanno idee precise sul partito di riferimento. Magari sono da sempre fedeli sostenitori di un simbolo o di una formazione politica. Però non sanno quale dei due candidati (Bonino o Polverini) scegliere. Il campione «scrutinato» in questo nuovo sondaggio è sempre di mille persone. E tra loro oltre il 20% si dichiara indeciso sulla scelta del nome. Segno evidente che sia il segretario dellUgl (in corsa per il Pdl), sia lesponente radicale (candidato del centro-sinistra) sparigliano le carte della competizione politica e si pongono, comunque, come «volti nuovi». Non fosse così, sarebbe sicuramente più esiguo il numero di indecisi. Andando a scorrere i risultati del sondaggio (effettuato tra il 21 e il 23 gennaio tramite interviste telefoniche) si nota come la Bonino sia ancora in testa. Lex commissario europeo conquista il 40,5% dei «voti», mentre la sua diretta rivale si ferma al 37.
Il 12 gennaio scorso, quando vennero resi pubblici i risultati del primo sondaggio Crespi si parlò di «sorpresa». La Bonino aveva raccolto in quel caso il 49,5% dei «consensi» mentre la sindacalista finiana si era fermata al 48,5. Un solo punto le separava. Quella forbice adesso è aumentata.
Più che le «quote» di elettori conquistati dai rispettivi candidati, ad attirare lattenzione degli analisti politici è la perfetta «resistenza» dei partiti. Con questa nuova rilevazione, il Pdl mantiene intatto il suo «quorum» (oltre il 42%) mentre il Partito democratico scende di un punto percentuale (da 25 a 26).
A parte il dato sulle due formazioni principali, ce ne sono altri due significativi. Il primo riguarda la coalizione che appoggia la candidatura della Polverini: i voti espressi in favore del Pdl, dellUdc e della Destra di Storace arrivano al 52,5%. Laltro punto da sottolineare è il balzo in avanti dei radicali che sfondano quota 7%. Segno che l«idea» di sfruttare lindecisione in casa Pd per attirare lattenzione sulla lista Bonino era davvero azzeccata.
I primi commenti a caldo sui risultati del nuovo sondaggio vanno tutti nella stessa direzione: bisogna puntare sui candidati e renderli più familiari agli elettori. «Credo che il problema fondamentale sia quello di far conoscere la Polverini che oggi è meno conosciuta della Bonino» commenta Alemanno. «Sappiamo bene che quando cè una novità - gli fa eco Storace - serve del tempo prima che si affermi».
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