Nuovo Unicredit: Allianz resta socia e partner nella «bancassurance»

Vagnone: «La superbanca ha lo spirito europeo in cui crediamo anche noi»

da Milano

Il gruppo Allianz, con il 2,4% del capitale, resterà tra i grandi azionisti del nuovo Unicredit che nascerà dalla fusione con Capitalia. Lo ha detto ieri l’amministratore delegato della Ras, Paolo Vagnone: «Crediamo sia una bella operazione, condotta bene e con rapidità».
E per Vagnone resterà in piedi anche la joint venture bancassicurativa, Credit-Ras: «Per noi non cambierà nulla nel rapporto di bancassurance con Unicredit. È un rapporto di soddisfazione, nel quale come si è visto insieme abbiamo dimostrato di essere bravini».
Il rapporto di Ras con Unicredit è di antica data e viene rinnovato di anno in anno, nel mese di marzo. Ma non è da escludere che in un prossimo futuro possa assumere anche rilevanza maggiore. Se non altro alla luce dell’evoluzione dei due rispettivi gruppi: Unicredit diventa la sesta banca europea aggiungendo gli sportelli di Capitalia, mentre Ras si appresta a trasformarsi in Allianz spa, nella quale confluiranno sia gli asset del Lloyd Adriatico, sia quelli di Allianz Subalpina. Ed entrambe le operazioni andranno in porto entro l’anno.
Finora il modello applicato è quello delle «multi-alleanze»: Unicredit e Allianz non hanno accordi in esclusiva, ma limitano il raggio d’azione di tutte le loro joint venture in determinati ambiti territoriali. Basta ricordare che Unicredit ha accordi in Italia anche con il gruppo britannico Aviva, mentre per il centro e l’Est Europa la bancassurance è fatta con il gruppo Ergo. E Capitalia porterà in dotazione nel nuovo gruppo l’accordo con Cnp, a cui ha ceduto la maggioranza di Fineco-Vita. Alla stessa stregua, nella Allianz spa verranno importati gli accordi di bancassurance in essere con il Lloyd Adriatico (come quello con Antonveneta) e con Subalpina (con il credito cooperativo). Nulla, però, impedisce che i due gruppi, visto il forte legame azionario e le molte affinità culturali (basta pensare alla forza sul mercato tedesco e in quello est-europeo) possano incrementare la loro collaborazione. Non a caso Vagnone ha detto che la nuova banca «conserva il suo spirito europeo nel quale anche noi crediamo». Si vedrà. Forse sarà questo uno dei temi da trattare nei prossimi mesi, anche in vista della presentazione del piano d’impresa del nuovo Unicredit, atteso per l’inizio dell’anno prossimo.


D’altra parte era stato Enrico Cucchiani, numero uno del gruppo assicurativo europeo per il sud Europa (siede nel consiglio di gestione di Allianz se), a esprimersi favorevolmente su Unicredit-Capitalia: «È un’operazione molto positiva per le due banche e per il Paese», ha detto qualche giorno fa. Cucchiani è destinato ad essere il presidente di Allianz spa al termine del processo di integrazione in corso, mentre Vagnone avrà la poltrona di amministratore delegato.

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