Cronache

Nuvole di fumo e pioggia di cenere E i boschi continuano a bruciare

Nuvole di fumo e pioggia di cenere E i boschi continuano a bruciare

(...) non scatti di nuovo e non si aprano nuovi fronti in altre zone della città magari aiutati dal vento che secondo il bollettino della Protezione civile oggi soffierà su Genova ancora in maniera moderata con raffiche fino a 50- 60 km orari.
Emergenza nazionale
Il primo fronte di fuoco si era aperto a Nervi, vicino al cimitero domenica. Si dice possa essere stato qualche contadino distratto nel bruciare sterpaglie. Poi si sono aperti gli altri fronti fino ad arrivare a Bavari e in Valbisagno nella zona di Quezzi e dalla Sciorba e in serata ecco accendersi un nuovo fronte su Principe. Il Comune ha istituito una unità di crisi da ieri mattina per coordinare gli interventi mentre i pompieri hanno avuto l’aiuto di squadre arrivate da Piemonte, Toscana ed Emilia. I roghi che stanno colpendo la città sono stati considerati di emergenza nazionale e la guardia forestale ha inviato uomini e mezzi per venire incontro all’emergenza.
Il pericolo su San Martino
Nella serata di ieri il fronte più pericoloso era quello di Borgoratti: fiamme altissime che hanno distrutto il centro sportivo «Tre Pini» avvicinandosi minaccioso verso l’ospedale San Martino la cui evacuazione (a ieri sera nemmeno presa in considerazione) rappresenterebbe un problema non da poco per la città.
Il sindaco accusa i piromani
Il sindaco Marta Vincenzi ha effettuato diversi sopralluoghi nella giornata di ieri accompagnata dall’assessore con delega alla Protezione civile Francesco Scidone: «Sono troppi i focolai divampati in zone diverse - ha detto ieri Vincenzi - e questo non si giustifica se non con il fatto che ci sono delle azioni delittuose che vengono compiute». Nessun dubbio secondo il sindaco che pone un’altra questione per la città che sembra aver dimenticato una parte del suo patrimonio: «Il fronte è esteso ma il problema è che ci sono stradine e sentieri per arrivare ai focolai che non si conoscono. Nessuno sa arrivarci e questo ritarda le operazioni. Manca la cultura del territorio».
Sagra del fuoco annullata
Non era successo neanche durata la seconda guerra mondiale che la Sagra del fuoco, tradizionale festa con spettacolo pirotecnico a Recco, fosse annullata. Ieri, invece, con il fronte delle fiamme che non ne voleva sapere di arrestarsi è arrivato l’annuncio da parte del sindaco Dario Capurro: niente spettacolo pirotecnico per la festa di Nostra Signora del Suffragio, rimarranno solo le tradizionali sparate di mascoli.
«Dov’è l’elicottero della Regione?»
Gianni Plinio (consigliere regionale del Pdl) lo aveva denunciato da queste pagine poco più di un mese fa: la Regione Liguria è dotata dell’elicottero Agusta Westland donato dalla Carige e messo a disposizione dei Vigili del Fuoco dal luglio 2008. Mentre nuove case sono state evacuate ancora ieri, Plinio torna a chiedere «quali sono i problemi che continuano a sottrarre alla delicata opera di spegnimento degli incendi e di soccorso un elicottero di 6,5 milioni di euro. Ci sembrano gravi - attacca - le responsabilità della Giunta che avrebbe dovuto prevedere il verificarsi di emergenze incendi come quelle di questi giorni». La risposta è arrivata qualche ora dopo con l’assessore alla Salute Claudio Montaldo che ha specificato che l’elicottero entrerà in servizio a ottobre e in queste settimane gli equipaggi stanno ultimando i corsi di preparazione».
A Sant’Ilario l’acqua la dà Gino Paoli
Il cantautore Gino Paoli che abita nelle ville della collina di Sant’Ilario devastata dal grande incendio di monte Moro, ha puntato il dito sulla mancanza di idranti nelle «fasce» della zona. «I tombini delle prese d’acqua sono finti - denuncia -. I vigili del fuoco hanno chiesto l’acqua a me!».

A serata inoltrata minacce di chiusura per l’A12 tra Genova Nervi e Est.

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