Sconti fiscali per 100 miliardi di dollari in 10 anni alle aziende che investono in ricerca. Ma da subito un grande piano dinfrastrutture, per un ammontare di 50 miliardi di dollari in sei anni, allo scopo di rilanciare il settore del trasporto su terra, in particolare lalta velocità. Una pioggia di dollari pubblici per spronare leconomia statunitense ancora in crisi e soprattutto creare immediatamente nuovi posti di lavoro.
È questa la ricetta del presidente Barack Obama che, a sole otto settimane dal voto di medio termine, si gioca tutte le sue carte per dare vigore a una crescita ancora debole. Obama sa, infatti, che la sfida alle prossime elezioni di novembre si giocherà tutta sui temi economici e sta cercando di recuperare lo scarto, sarebbero almeno 7 punti, che ancora divide i democratici dai repubblicani.
Pagare i conti, mantenere il posto di lavoro, o trovarne uno nuovo per chi lha perso: ecco le vere priorità degli americani. Per questo il presidente, come annunciato giorni fa dallo Studio ovale, accantonerà per un po la politica estera per concentrarsi su quella economica.
Il piano è imponente, ma per essere attuato avrà bisogno del via libera del Congresso. Prevede, infatti, la costruzione o il rinnovamento di oltre 240mila chilometri di strade, 200 chilometri di piste aeroportuali e circa 6mila chilometri di ferrovia per le nuove linee ad alta velocità.
Uno sforzo che non rimarrà isolato. A partire da ieri, che negli States coincideva con limportante festività del «Labor Day», il presidente dedicherà infatti tutta la settimana a illustrare le sue proposte cercando di smuovere i sondaggi di popolarità che lo vedono ancora al 42%, il minimo storico da quando è stato eletto.
Dopo lannuncio ufficiale della sua strategia fatto in tarda serata a Milwaukee, nel Wisconsin, anche domani a Cleveland (Ohio) e venerdì prossimo, Obama terrà conferenze centrate su questi temi.
La priorità in questo momento della Casa Bianca è cercare di ridurre entro il 2 novembre quel 9,6%, che è il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, anche correndo il rischio di aumentare il deficit pubblico. «Tutti noi siamo daccordo che abbiamo bisogno di mettere in campo politiche per il lavoro, sapendo che il deficit non è al momento la questione centrale», ha ammesso, alla Cbs, Laura Tyson, del gabinetto economico della Casa Bianca. «Ora la nostra maggior preoccupazione è la crescita troppo lenta e la mancanza di posti di lavoro. Ovviamente - ha aggiunto - servirà pazienza, nessuno ha la bacchetta magica. Per creare nuova occupazione servono anni, e ci vorrà ancora tempo per riparare ai danni fatti nel passato».
Lo si capirà dalla tornata elettorale di novembre, cruciale per il prosieguo della presidenza del primo presidente di colore della storia americana, Barack Obama.
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