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Obama in Arabia. La minaccia di Bin Laden

Il presidente americano è giunto a Riad. E' la prima tappa di un viaggio che lo porterà domani al Cairo dove terrà un discorso all'università sui rapporti col mondo islamico. Nuovo messaggio di bin Laden contro la politica estera americana. Intanto al Qaeda uccide l'ostaggio inglese

Obama in Arabia. La minaccia di Bin Laden

Riad - Un viaggio storico. Un viaggio molto delicato. Il presidente americano Barack Obama è giunto questo pomeriggio a Riad, in Arabia Saudita. E' la prima tappa di un viaggio che lo porterà successivamente in Egitto, Germania e Francia. Tutto il mondo ha gli occhi puntati sul numero uno della Casa Bianca che domani, intervenendo all'università del Cairo, terrà un importante discorso sui rapporti tra gli Stati uniti e il mondo musulmano. Ma il leader di al Qaeda, Osama Bin Laden, attacca in un nuovo messaggio audio la politica di Obama nei confronti del mondo arabo-islamico: "Ha sparso odio proprio come Bush".

L'atteso discorso all'islam Quando Barack Obama domani parlerà al mondo arabo dall’università del Cairo, dovrà fara i conti con "l’eredità lasciata da Guantanamo, Abu Ghraib e Haditha, posti diventati simbolo in questi quasi dieci anni del più traumatico capitolo delle relazioni tra l’America ed il mondo arabo". Il Washington Post sintetizza così la difficoltà della missione che oggi il presidente statunitense ha iniziato a Riad e che culminerà domani al Cairo con il discorso, preannunciato già durante le ultime battute dalla campagna elettorale. Un discorso teso a ricostruire i ponti bruciati durante l’amministrazione Bush e lanciare "un vasto messaggio su come gli Stati Uniti possano cambiare per il meglio i propri rapporti con il mondo arabo", come ha detto lo stesso Obama.

I rapporti con l'islam Il presidente, che ha ricordato in un’intervista all’Abc di avere parenti musulmani e che gli Stati Uniti sono "uno dei paesi islamici più grandi del pianeta" avendo una popolazione musulmana superiore di tanti altri paesi islamici, si rivolgerà al miliardo e mezzo di musulmani di tutto il mondo. Ma considerato che ha scelto di parlare dall’Egitto, il suo discorso di concentrerà principalmente sul Medio Oriente. Con una richiesta di "una maggiore compresione e disponibilità a raggiungere un terreno comune" sia da parte degli Stati Uniti che dei paesi a maggioranza islamica, come ha anticipato nei giorni scorsi Obama.

La visita a Riad Prima di arrivare al Cairo, Obama ha scelto di fare una breve tappa a Riad per un colloquio con re Abdullah incentrato sul processo di pace in Medio Oriente, e sulle iniziative in suo favore dei paesi arabi moderati. Ma anche sul prezzo del petriolo il presidente americano non crede che "sia nell’interesse dell’Arabia Saudita avere una situazione in cui la nostra economia sia dipendente, o costantemente messa a rischio - da enormi picchi del prezzo dell’energia". "Sarò molto onesto con il re Abdullah con cui ho un buon rapporto, indicando che noi elimineremo nell’immediato futuro il nostro bisogno di importazioni petrolifere" aveva affermato ancora Obama sottolineando però l’impegno della sua amministrazione sul fronte della diversificazione delle fonti di energia.

L'attacco di bin Laden Il leader di al Qaeda, Osama Bin Laden, attacca in un nuovo messaggio audio la politica del presidente americano nei confronti del mondo arabo-islamico. È quanto ha reso noto poco fa la tv araba al Jazeera, che trasmetterà nella prossima edizione del suo telegiornale alcuni estratti dell’ultima registrazione attribuita al terrorista saudita. Bin Laden accusa Obama di "adottare la stessa politica di George Bush" aggiungendo che "Obama e la sua amministrazione hanno gettato altri semi per aumentare l’odio e la vendetta contro gli Stati Uniti". Il leader di al Qaeda parla anche della recente offensiva militare dell’esercito pakistano nella Valle di Swat: "Obama ha causato l’emigrazione forzata di un milione di musulmani da Swat. Il presidente pakistano Aif Zardari ha imposto all’esercito di svolgere un compito non suo".

"Registrazione vecchia" La dichiarazione registrata di Osama bin Laden "non è nuova e non ha nulla a che fare con la visita di Barack Obama in Egitto. È una vecchia registrazione sulla situazione in Pakistan". Lo ha affermato l’esperto egiziano di terrorismo Dia Rashwan, vicepresidente del Centro di Studi Politici e Strategici Al Ahram. La dichiarazione di Rashwan è stata mandata in onda dalla tv satellitare al Jazira subito dopo la trasmissione dei brani del capo di Al Qaida, durati in totale circa tre minuti.

Ma per gli americani è autentico È autentico, secondo le prime valutazioni degli analisti americani, il messaggio audio attribuito a Osama. Un’analisi condotta dagli esperti della Cnn è giunta alla conclusione che la voce è la stessa dei messaggi precedenti di bin Laden già riconosciuti autentici dall’intelligence Usa. L’Fbi ha detto di star studiando la registrazione, ma di non avere sospetti sul fatto che si tratti della voce del leader di Al Qaida. L’inviato dell’ amministrazione Obama in Pakistan, Richard Holbrooke, ha respinto le accuse di bin Laden sull’operato dell’America nella regione a sua volta senza metterne in discussione l’autenticità.

Secondo l’ex capo dell’antiterrorismo alla Casa Bianca, Richard Clarke, "la presenza di Obama nella regione ha evidentemente toccato un nervo scoperto, visto che bin Laden fondò Al Qaida proprio in risposta alla presenza americana in Arabia Saudita", in occasione della prima Guerra del Golfo.

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