Obama: "Catastrofe se al Qaida ha accesso alle testate nucleari"

Dopo la prima giornata del summit di Washington Obama ha ottenuto, dalla Cina, l'impegno a lavorare insieme sulle sanzioni contro l'Iran, ma Pechino frena: "Non risolutive". Auto in ritardo, Berlusconi aspetta 40 minuti

Obama: "Catastrofe 
se al Qaida ha accesso 
alle testate nucleari"

Washington - L'accoppiata al Qaida e nucleare fa paura. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, spiega che sarebbe una catastrofe se al Qaida ottenesse armi nucleari nel discorso di apertura al summit sulla prevenzione del terrorismo nucleare. "Due decenni dopo la fine della Guerra Fredda, siamo di fronte a una crudele ironia della storia: il rischio di un confronto nucleare tra nazioni è diminuito, ma il rischio di un attacco nucleare è aumentato" dice Obama. Il presidente americano invita i partecipanti al summit "ad agire oltre che a parlare. Oggi non è solo l’occasione di fare promesse, ma anche di realizzare progressi veri per la sicurezza dei nostri popoli".

Stop della Cina sulle sanzioni Pechino frena parzialmente sulle sanzioni all’Iran, dopo l’accordo raggiunto con Washington sulla necessità di lavorare insieme alle misure per convincere Teheran a desistere dal suo programma nucleare. "La Cina continua a ritenere - ha detto Jiang Yu, portavoce del ministero degli Esteri - che il dialogo e il negoziato siano il modo migliore per affrontare il problema. Pressioni e sanzioni non potranno risoverlo alla base".

La prima giornata del vertice Il presidente Barack Obama ha chiuso ieri sera la prima giornata del summit sulla sicurezza nucleare, ottenendo l'impegno della Cina a lavorare insieme sulle sanzioni all'Iran e quello dell'Ucraina ad eliminare entro il 2012 le sue scorte di uranio fortemente arricchito. Obama ha espresso la speranza di far scattare le sanzioni verso l'Iran nel giro di poche settimane, mediante il Consiglio di sicurezza all'Onu, ed ha manifestato ottimismo sulla capacità del summit di decidere "azioni concrete" per combattere la minaccia del terrorismo nucleare.

Il summit più imponente Al vertice di Washington partecipano le delegazioni di 47 paesi, quasi tutte guidate da capi di Stato o di Governo: è il più imponente raduno di leader mai architettato da un presidente Usa dalla fine della Seconda Guerra mondiale (quando nel 1945 vennero create a San Francisco le Nazioni unite). Il presidente Obama, che ha definito il terrorismo nucleare "la più grave minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti", ha proposto un piano di azione per mettere 'sotto chiave' nel giro di quattro anni tutto il materiale nucleare attualmente a rischio di finire nella mani di stati pericolosi (come Iran e Corea del Nord) e di organizzazioni terroriste (come Al Qaida).

L'impegno dell'Ucraina Gli Stati Uniti hanno esortato i paesi presenti al summit ad annunciare soluzioni nazionali per combattere il problema anche sul fronte interno. L'Ucraina ha risposto impegnandosi, con l'aiuto tecnico e finanziario degli Usa, a liberarsi entro il 2012 di tutte le sue scorte di uranio ad alto arricchimento, compatibili quindi con la produzione di ordigni atomici.

Usa-Cina Il colloquio tra Obama ed il presidente cinese Hu Jintao, uno dei numerosi incontri bilaterali del presidente Usa in margine al summit, ha spinto gli americani ad essere più ottimisti su una approvazione di nuove sanzioni

anti-Iran entro la primavera. La giornata finale del summit prevede oggi due sessioni plenarie, alla mattina e al pomeriggio, seguite dalla pubblicazione di una serie di comunicati e da una conferenza stampa di Obama.

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