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Obama: il D-Day ha cambiato il XX secolo

Oggi il presidente Usa è in Francia dove commemorerà lo sbarco in Normandia sulla spiaggia del D-Day (video). Torna ad affrontare i rapporti tra Israele e Palestina: "Entrambe le parti riconoscano che i loro destini sono legati insieme"

Obama: il D-Day ha cambiato il XX secolo

Caen - "Il coraggio delle forze alleate ha cambiato il corso del Ventesimo secolo". Il presidente americano Barack Obama e quello francese Nicolas Sarkozy si sono incontrati oggi a Caen (Francia) poco prima delle celebrazioni del 65esimo anniversario dello sbarco in Normandia esprimendo un fronte unito su come far ripartire i negoziati in Medio Oriente e come spingere l’Iran a rinunciare al suo programma nucleare.

La celebrazione del D-Day "Amici e veterani, ciò che non possiamo né dobbiamo dimenticare è che lo sbarco è stato un momento e un posto in cui il coraggio e la generosità di alcuni hanno permesso di cambiare il corso di un secolo intero", ha dichiarato Obama al cimitero americano di Colleville vicino a Omaha Beach, dove nel giugno del 1944 si tenne una sanguinosa battaglia. "Nelle peggiori circostanze e nel momento di massimo pericolo, persone che si credevano ordinarie hanno trovato in se stesse la forza per compiere qualcosa di straordinario", ha detto Obama nel discorso. Per Obama lo sbarco delle forze alleate sulle spiagge della Normandia, il 6 giugno del 1944, hanno cambiato il corso della Seconda guerra mondiale e hanno permesso di liberare l’Europa occidentale dal giogo della Germania nazista. "Allora non si poteva immaginare che il progresso che avrebbe caratterizzato il Ventesimo secolo, su entrambe le sponde dell’Atlantico, sarebbe decollato da questa battaglia su una striscia di spiaggia lungo appena 9 chilometri e largo tre", ha continuato. "Se gli alleati si fossero arenati qui, l’occupazione di questo continente da parte di Hitler avrebbe potuto continuare senza fine". La vittoria in Francia "ha aperto il cammino per Berlino. Ha reso possibile le vittorie che sono venute dopo la liberazione dell’Europa: il piano Marshall, la Nato e la prosperità e la sicurezza".

L'ammonimento sul nucleare Obama ha ammonito la Corea del Nord che gli Stati Uniti non possono continuare all’infinito a portare avanti una politica che "premia le provocazioni". Obama ha sottolineato di preferire un "approccio diplomatico" con Pyongyang ma le azioni recenti della Corea del Nord sono "destabilizzanti" per la regione. Per quanto riguarda l’Iran, Sarkozy ha detto che "l’Iran deve cogliere la opportunità della mano tesa" offerta dagli Stati Uniti. Sarkozy ha definito "frasi insensate" quelle del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad sull’Olocausto. Il presidente Obama ha ribadito a sua volta che occorre una politica di "diplomazia dura" nei confronti di Teheran: un Iran "dotato di armi nucleari sarebbe estremamente pericoloso per tutti, anche per gli stessi iraniani" - ha affermato Obama - oltre a fomentare una corsa alle armi nucleari in Medio Oriente. Il presidente Usa non ha rinnegato la sua politica di tentativo di dialogo con Teheran, ma ha ammesso che la risposta finora non è stata molto positiva.

Pace in Medioriente I due presidenti hanno mostrato una posizione unita anche sul Medio Oriente. Obama ha detto che è necessario superare la attuale situazione di stallo nei negoziati tra israeliani e palestinesi. L’inquilino della Casa Bianca ha espresso la speranza che "negoziati seri e costruttivi" tra le due parti, basati sulla soluzione dei 'due stati', possano essere avviati e mostrare progressi entro la fine dell’anno. Ma gli Usa e la Francia "non possono imporre una soluzione". Anche i paesi arabi hanno un ruolo importante da giocare, ha aggiunto Obama. Sarkozy ha affermato di concordare con la richiesta di Obama ad Israele di bloccare l’espansione dei suoi insediamenti nei territori occupati.

La Turchia in Unione europea Una netta differenza tra i due presidenti è emersa sulla questione dell’ingresso della Turchia nella Unione Europea. Obama, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa congiunta, ha detto di essere favorevole all’ingresso della Turchia nella Ue, ma poichè gli Stati Uniti non sono membri dell’Unione Europea, ha aggiunto rapidamente, il suo "rimane solo un punto di vista". Sarkozy è invece contro questa decisione. Francia e Stati Uniti hanno rinnovato l’impegno a continuare a lavorare "in stretta collaborazione" nella lotta al terrorismo e Sarkozy ha ribadito che la Francia accoglierà alcuni dei detenuti di Guantanamo. Obama ha negato che la sua decisione di passare solo alcune ore in Francia, in questo viaggio, sia segno di scarso interesse per questo paese. "Considero Sarkozy un amico e so che posso alzare il telefono quando voglio per discutere con lui qualsiasi problema - ha detto Obama -. Purtroppo l’agenda dei miei viaggi è molto serrata: mi sarebbe piaciuto passare più tempo a Parigi con Michelle per assaporare le tante cose belle che può offrire ai visitatori: dalla cultura al grande cibo". La first lady americana ha accompagnato Obama nella visita in Normandia. Ha trovato a Caen anche Carla Bruni-Sarkozy.

Le due donne erano vestite entrambe in bianco.

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