Il luogo, certamente simbolico, è sempre lo stesso: laula Giulio Cesare. È qui che Gianni Alemanno, due settimane fa, ha tracciato un bilancio del primo anno di attività della sua giunta, «durante il quale abbiamo dominato lemergenza». Ed è sempre qui che, sette giorni fa, il sindaco ha accolto Silvio Berlusconi per illustrare quella riforma di Roma Capitale «che ci mette a disposizione nuovi strumenti di governance». Ieri è stato aggiunto un ulteriore tassello al puzzle della città che cambia, allaffresco di una metropoli che si sta attrezzando seriamente per riuscirci. Sono state presentate le corpose conclusioni della «Commissione per il futuro di Roma capitale», il frutto degli sforzi dei 53 commissari di vario orientamento politico scelti dal presidente Antonio Marzano per rappresentare tutte le anime produttive e culturali dellUrbe.
«Ora abbiamo il materiale per sintetizzare obiettivi e strategie», ha commentato Alemanno, che ha colto loccasione per anticipare i prossimi passaggi di questo ideale percorso: «In autunno convocheremo gli stati generali delleconomia e della società romana, alla fine dellanno presenteremo il piano strategico comunale, il primo di questa città». «Un salto di livello», in cui saranno coinvolti, almeno sarà questo il tentativo, anche provincia, regione e opposizione in Campidoglio.
Si proverà insomma a costruire quella città del futuro che già è possibile immaginare sfogliando il volume del rapporto «Roma porta dei tempi» e quello delle schede progettuali. Tra le pagine salta subito agli occhi unidea di riqualificazione del Tevere, con interventi mirati a inserirlo in unefficiente rete alla pari di quella viaria, o quello di una «cura del ferro» finalmente efficace, grazie a nuove metropolitane di superficie e allampliamento di quelle già esistenti. E poi, lelenco è davvero lungo, la raccomandazione di dare vita a una Biennale Archeologica o di elevare la sicurezza dei cittadini installando più telecamere. Non mancano proposte innovative e curiose, come quella dell«happy hour», uno sconto a tempo nei supermercati per venire incontro alle famiglie più povere, di cui la commissione caldeggia anche una sorta di adozione da parte dei municipi. Il tutto va inserito nella stessa prospettiva di fondo: «Vogliamo creare una Roma senza steccati - ha spiegato il presidente Antonio Marzano - con più centri urbani collegati tra di loro», che sia un punto dincontro «tra dimensioni diverse che nella globalizzazione sono rimaste separate».
Segnali di apprezzamento, oltre che da parte del sindaco, sono arrivati da tutto il Pdl: il presidente del consiglio comunale Marco Pomarici ha definito la commissione «un esempio trasversale di eccellenza, messa a disposizione di Roma e dei romani» e il deputato e coordinatore capitolino Gianni Sammarco ha detto che il rapporto aiuterà ad avviare «una nuova stagione di riforme e sviluppo».
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