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Obiettivo è dimezzare la CO2 entro il 2030

Dopo una fase di acquisizioni e investimenti che hanno visto il gruppo E.ON espandersi in nuovi mercati, quali Italia, Russia, Spagna e Francia, oggi la multinazionale tedesca, guidata dal primo maggio da Johannes Teyssen, è pronta ad assumere una posizione di forza nel settore energetico internazionale. Con oltre 88mila dipendenti, 30 milioni di clienti distribuiti in più di 30 Paesi e un fatturato di 81,8 miliardi di euro (dati 2009), E.ON presidia l’intera catena del valore, dalla produzione alla distribuzione fino alla vendita di energia elettrica e gas.
Forte di una potenza installata pari a circa 73 GW e di una produzione di energia elettrica di 300,9 TWh, può vantare anche un mix energetico equilibrato: carbone (36%), gas naturale (30%), nucleare (24%), rinnovabili (10% incluso l’idroelettrico).
Per il periodo 2010-2012, E.ON conta di impiegare risorse finanziarie per 24 miliardi di euro, principalmente in progetti di crescita organica. Ma lo sviluppo passa anche attraverso il sostegno alle «energie pulite», con investimenti pari a circa 8 miliardi al 2012, praticamente 1 euro ogni 4 investiti è destinato alle rinnovabili. Il focus è soprattutto sull’eolico tanto che in media, nel 2009, il gruppo ha costruito due turbine al giorno.
Grazie a circa 3 GW di potenza installata da rinnovabili, E.ON è tra i top 10 player mondiali con l’obiettivo di contribuire all’innovazione industriale, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie applicabili su scala industriale. Inoltre, E.ON è l’unico operatore con una competenza consolidata nella tecnologia eolica offshore, non ancora disponibile in Italia, ma nella quale dispone già di 300 MW in esercizio nelle acque tedesche, inglesi e danesi, 1.000 MW in costruzione e 4.000 MW in sviluppo. Tra i parchi offshore più importanti ci sono Robin Rigg, a largo delle coste scozzesi, con una potenza totale di 180 MW, Scroby Sands, attivo dal 2004, nel Regno Unito, con una capacità installata di 60 MW e Alpha Ventus, primo parco eolico offshore in Germania da 60 MW situato ad una profondità marina di 30 metri, inaugurato in aprile.
L’obiettivo di E.ON è ora quello di triplicare la propria capacità di generazione da fonte rinnovabile entro il 2015, per raggiungere una potenza installata globale pari a 10 GW, e di ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, grazie anche a centrali a carbone ad alta efficienza e a centrali a gas.


La visione del gruppo sul futuro energetico è chiara: per far fronte alle sfide e mantenere l’equilibrio tra protezione del clima, sicurezza degli approvvigionamenti e prezzi accessibili, è necessario disporre di un mix energetico bilanciato che impieghi in modo efficiente tutte le tecnologie di produzione disponibili, dalle rinnovabili al carbone «pulito», al gas naturale e nucleare. Secondo E.ON non esiste, infatti, un’unica soluzione ma tante soluzioni che vanno considerate per un impegno concreto nello sviluppo di tecnologie innovative.

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