È già in fibrillazione Carlo Repetti, direttore del nostro Stabile, per quello che sarà il primo «Festival del Teatro Italiano», idea geniale (così dicono i suoi supporter) di Francesco Rutelli, ormai santone della cultura italiana. In fibrillazione perché già stanno uscendo notizie da parte dei vari Teatri italiani, che si auto-nominano vincitori. Come ad esempio ha scritto Anna Bandettini (Repubblica), fissando i primi tre Teatri che potrebbero vincere il Festival, vale a dire Milano, Torino e soprattutto Napoli di cui, si legge, «la sua candidatura è la favorita».
Dunque anche Genova, che capitale teatrale italiana può esserlo tranquillamente, si sta muovendo: coordinato dallo Stabile, si sta mettendo a questo punto il «progetto Genova» per portarlo alla Commissione che dovrà poi decidere il da farsi e chi sarà il vincitore.
Il modello di questo Festival dovrebbe essere quello di Edimburgo: dice Carlo Repetti: «Ho già parlato da tempo, nel settembre scorso a Vicenza per i premi olimpici che giunsero a cascata proprio sul nostro Teatro e sui nostri attori, di questo progetto. Ne ho parlato poi con le nostre istituzioni e oggi siamo pronti a portarlo avanti».
Qualche anticipazione?
«Vorremmo creare un progetto regionale: con tutti o quasi i Teatri non solo di Genova ma della Liguria».
Il progetto è solo teatrale, ovviamente?
«Certamente, teatrale nella sua accezzione più ampia, cultura nelle sue varie tipologie».
Perché le anticipazioni giornalistiche danno già i... vincenti?
«Sono le solite anticipazioni... milanesi. Noi siamo un po più sobrii e forse corretti».
Ma anche Napoli si dice già vincitore, soprattutto perché porterebbe ad un riscatto dellimmagine di Napoli oggi così tormentata e, si sussurra, perché così piacerebbe al presidente della Repubblica Napolitano, un napoletano doc. Lei che ne pensa?
«Credo che parlare di pastetta già oggi sia semplicemente ridicolo: mi pare invece una bella iniziativa, a cui ripeto, noi parteciperemo con un progetto forte, che stiamo preparando».
I quattrini non sono pochi: un milione di euro per la prima edizione che dovrebbe avvenire già nel 2007, poi due milioni per il 2008 e 2009. La città prescelta avrà il Festival a casa sua per tre anni. Niente male...
«Certamente un qualcosa che potrebbe davvero valorizzare il Teatro italiano».
Così Carlo Repetti. Certo la battaglia sarà durissima e, non è escluso, che certi «appoggi» politici la faranno da protagonisti. Intanto Milano si è già iscritta, insieme a Torino e Napoli. Ma Genova, ci auguriamo, non sarà da meno. Già sono alla ribalta i vari assessori alla cultura di queste città, con le loro prime dichiarazioni molto forti: «La ricchezza delle strutture che ha Milano è unica» ha già dichiarato Daniela Benelli assessore provinciale milanese alla cultura.
Carlo Repetti aggiunte: «Da parte nostra pensiamo a due linee artistiche: la valorizzazione dei luoghi e i giovani, soprattutto i giovani».
Bene.
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