«Occhiali e strategie: il segreto è fare tutto su misura»
26 Ottobre 2013 - 07:34C'è il pezzo da novanta, unico ovviamente, l'occhiale-gioiello firmato Chopard. Che, a giudicare dal prezzo è più un gioiello che un occhiale. Venduto a 300mila dollari a qualche sceicco arabo che si è messo in cassaforte un bel mix di diamanti e design italiano.
Ma ci sono anche montature di classe per tutti, adatte ad ogni età. Perchè il gruppo De Rigo, terzo colosso degli occhiali dopo Luxottica e Safilo, oltre a Chopard, abbraccia marchi come Blumarine, Herrera, Zegna, Escada, Furla, Givenchy, per citarne alcuni, distribuisce lenti e montature in 80 Paesi atraverso 13 società. E non perde di vista il cliente. «Ad esempio, per i giovanissimi sono nate le linee Lozza e Sting e quest'anno, per il trentennale, abbiamo rilanciato il brand Police, ever grenn dagli anni Ottanta, con un'operazione charity a favore di Medici senza Frontiere».
Sono i due amministratori delegati del gruppo a parlarci della filosofia dell'azienda: Massimo De Rigo, responsabile prodotti e acquisti e Maurizio Dessolis che si occupa di retail e finanza. L'operazione charity è scattata nella primavera scorsa con il libro di fotografie, i modelli, cantanti o atleti, hanno posato senza ricevere compenso, ciascuno con indosso un occhiale Police e il ricavato è andato a sostegno delle attività di Medici senza Frontiere. «Police è diventato un brand a tutto tondo con una sua linea di profumi, di gioielli e di orologi che continua a riscuotere successo» rivelano gli amministratori. Se da un lato l'occhiale chic e i prodotti d'alta gamma vanno forte nei Paesi asiatici o dell'Europa centrale, le collezioni giovani trovano casa anche nei Paesi del Mediterrano, nonostante la crisi. In virtù dei prezzi abbordabili e dei modelli di tendenza. «Per il marchio Lozza abbiamo individuato il testimonial in Mika, il cantante trentenne giudice di X Factor che ha disegnato un'edizione speciale in legno, dall'aria vintage e sofisticata» rivela Dessolis. Mentre per il marchio Sting rivolto agli adolescenti, «stiamo per lanciare una campagna sui social network che ha come protagonista Baz, il comico di Colorado - spiega De Rigo - ci sarà un concorso di fotografie, vincerà l'imnmagine più cliccate, e Baz girerà di negozio in negozio ad assegnare premi. La particolarità degli occhiali Sting è la cover intercambiabile: si parte da una montatura base in metallo e si aggiungono dettagli in plastica colorata, in modo da sfoggiare modelli sempre nuovi».
Come fa a tenere il mercato quest'azienda che continua a produrre la metà del suo fatturato in Italia? «Siamo orgogliosi di mantenere in Veneto, a Longarone, una fabbrica con un migliaio di dipendenti - spiegano gli amministratori - quest'anno la De Rigo ha fatturato 368milioni di euro. All'estero ci cercano per la nostra innovazione su misura.
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