Roma

Oggi in aula i genitori della Olga Rovere

Mostri capaci di ogni nefandezza nei confronti di bambini indifesi o vittime di un clamoroso errore giudiziario? È intorno a questo interrogativo che si gioca il processo sui presunti abusi subiti dai piccoli alunni della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio, che comincia questa mattina davanti al Tribunale di Tivoli.
Un dibattimento delicatissimo, in cui certamemente non mancheranno polemiche e colpi di scena, netta com’è la contrapposizione tra colpevolisti e innocentisti. Tra chi non ha dubbi che i cinque imputati - le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Silvana Candida Magalotti, la bidella Cristina Lunerti e il marito della Del Meglio, Gianfranco Scancarello - durante l’orario di lezione fossero soliti portare i bambini in una casa vicino alla scuola, narcotizzarli e abusare di loro, e chi non crede ad una parola di quanto sostiene la Procura. L’inchiesta va avanti dal 2006. Nell’aprile del 2007 scattano pure le manette, anche per il benzinaio cingalese Kelum Weramuni De Silva e per un’altra maestra, Assunta Pisani, che però poi vengono completamente scagionati. Ci pensa il Tribunale del Riesame a scarcerare tutti, mettendo in guardia dal rischio di «auto e etero-suggestione». Concetto, quello della possibile manipolazione dei bambini da parte dei genitori, sottolineato poi dalla Cassazione.
Ora si discuterà in aula dei reati pesantissimi di cui sono accusati, a seconda delle posizioni, gli imputati: atti osceni, maltrattamenti, sottrazione di persone incapaci, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata, corruzione di minore, violenza di gruppo, atti contrari alla pubblica decenza. Verranno citati mille testimoni (ma la lista è destinata ad essere sfrondata), mentre i racconti dei bambini sono stati già raccolti nel corso di un incidente probatorio. Oggi si comincia, ma quasi certamente il processo verrà subito rinviato a giugno perché non c’è un collegio giudicante stabile. Alcuni avvocati delle famiglie si preparano a citare il ministero dell’Istruzione come responsabile civile, un legale vuole chiedere il sequestro conservativo dei beni di Scancarello. «Quasi tutti i genitori dei piccoli ci saranno - dice Arianna Di Biagio, dell’Associazione genitori Rignano Flaminio - e noi saremo accanto a loro, anche se sarà un’udienza d’avvio, senza particolari passaggi significativi, per tutti noi sarà importante. Perché questa storia si comincerà a discutere nella vera sede. Non è una lite condominiale, c’è stato un percorso che ha portato a questo. C’è stato un rinvio a giudizio. Non bisogna parlare più di presunti abusi. I nostri bambini gli abusi li hanno subiti. Poi bisgna vedere chi, come e quando, li ha fatti». Gli avvocati Antonio Cardamone, Franco Merlino e Luca Milani chiederanno che il processo si svolga a porte chiuse. Battaglieri i legali degli imputati.

«Mi aspetto un lungo e defatigante dibattimento che non approderà a nulla, perché questo processo è fondato sul nulla», sostiene Giosuè Bruno Naso, legale della Magalotti.

Commenti