Oggi la F1 mette alle corde la coppia Ecclestone-Mosley

nostro inviato a Ginevra

La F1, oggi, ore 11 e 30, qui a Ginevra, svelerà il suo futuro. Perché la parola, stavolta, non spetta ai soliti Max Mosley o Bernie Ecclestone, ovvero al potere politico o al potere economico. Stavolta la parola va alle Case che ogni quindici giorni scendono nell’arena.
Ad aprire i lavori sarà Luca di Montezemolo, numero uno della Ferrari ma qui in veste di presidente della Fota, l’associazione che ha riunito per la prima volta Costruttori e squadre impegnate nel Circus. Il capo della Rossa illustrerà le linee guida della rivoluzione delle corse partorita dall’associazione, rivoluzione che dovrebbe portare più spettacolo (qualifiche, pole, circuiti, aumentare il divario di punti tra primo e secondo), più entrate (da sponsor e diritti tv) e una più equa distribuzione dei ricavi. Alle parole del numero uno della Ferrari seguiranno quelle di Mario Theissen, gran capo Bmw in F1, che renderà pubbliche le proposte tecniche, poi sarà la volta di Martin Whitmarsh, l’uomo che da Ron Dennis ha ereditato la guida attiva del team McLaren, e che mostrerà gli aspetti sportivi delle proposte Fota. Infine, Flavio Briatore, patron Renault F1, che avrà il compito di illustrare le iniziative e le idee commerciali per rendere più appetibile il grande Circo.
Proprio la Renault, ieri pomeriggio, è stata al centro di un tam-tam mediatico figlio di un’agenzia economica che riportava le parole del direttore generale, Patrick Pelata. «Renault sta tentando di contenere i costi contrattuali - questa la dichiarazione - e aumentare i ricavi» per quanto riguarda i diritti tv, tasse e sponsor. «Noi vogliamo restare in F1 ma non si tratta in realtà di un tabù». Come a dire: potremmo lasciare. Parole che hanno scatenato nefaste previsioni subito fatte rientrare dall’entourage della squadra: «Non ci sono novità, la nostra posizione, come quella delle altre Case, è sempre la stessa».
Non a caso, la riunione di oggi è stata convocata proprio per illustrare al mondo, alla Fia e a Ecclestone, che cosa propongono le Case. Al momento, l’accordo che governa la F1 a livello economico (scade a fine 2012) e prevede che il 50% delle entrate vada ai team e il 50 alla Fom di Ecclestone.

Da tempo i costruttori chiedono che venga ritoccato all’80%. Modifiche che, nel caso, scatteranno a fine contratto. «Sono sorpreso, - ha detto ieri Ecclestone riguardo alle parole del manager Renault - visto che abbiamo con tutti un accordo fino al 2013».

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