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Oggi è il giorno del Passante Venezia «libera» dopo 30 anni

È il giorno del passante. Atteso per oltre trent’anni, oggi la «bretella» che scavalca Mestre diventa una realtà. Per il Governatore del Veneto Giancarlo Galan e tutto il centrodestra è il simbolo dell’Italia che reagisce alla crisi, capace di realizzare una infrastruttura «a tempo di record». Per questo dopo quattro anni dall’avvio dei lavori, domani alla cerimonia di inaugurazioni ci sarà mezzo Governo. Attesi per il taglio del nastro alle 11 il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro Altero Matteoli, ma sono praticamente certi anche i colleghi Maurizio Sacconi, Renato Brunetta e Umberto Bossi.
Trentadue chilometri di asfalto per bypassare la tangenziale di Mestre ogni giorno attraversata da 150mila veicoli, lungo il nuovo passante si contano 15 cavalcavia, 22 sottopassi, quattro viadotti, sette gallerie artificiali, 15 ponti a singola campata. L’ultimo capitolo del passante di Mestre, costato in tutto 986 milioni, ha un iter molto breve: il 30 aprile del 2004 viene siglato il contratto, il 20 settembre l’approvazione del progetto definitivo e l’11 dicembre l’avvio dei lavori. I tecnici stimano che con questa opera si potrà registrare tra il 15 e il 25 per cento di transiti su gomma. Ieri, a poche ore dal giorno fatidico, è stato raggiunto un accordo anche con i Comitati delle famiglie che vivono lungo la traiettoria del Passante, che si sono opposti - a suon di ricorsi - alla realizzazione dell’opera.
Promette un giorno di festa e non di polemiche il presidente del Veneto Giancarlo Galan in occasione dell’inaugurazione del Passante di Mestre. «Non dirò nulla - ha osservato Galan a Villabona in occasione della chiusura del conto alla rovescia per la realizzazione dell’opera viaria - contro quelli che in buona fede, parecchi, o in malafede, molti, hanno fatto di tutto per ostacolare e impedire la realizzazione del Passante». Il presidente del Veneto tuttavia dopo aver ricordato che la nuova arteria è la prima autostrada che si apre in Italia negli ultimi 30 anni, ha sottolineato che «se dovessi mettere tutti questi signori in Piazza San Marco non mi basterebbe la piazza».
«Questi sono gli ultimi due giorni di passione prima della liberazione - ha rilevato da parte sua l’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, commentando le colonne di automezzi pesanti bloccati al casello di Villabona da una manifestazione di protesta dei chimici all’esterno dell’autostrada - abbiamo migliorato i tempi europei di realizzazione di un’opera. Il nostro obiettivo è quasi arrivare a ritmi cinesi.

Lo vedremo in occasione della terza corsia e pedemontana».

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