Oggi gran finale alla Fiera di Rimini

RiminiSi chiude oggi a Rimini l’ottava edizione di My Special Car Show, la «tre giorni» dedicata al tuning, all’elaborazione dell’automobile, all’audio entertainment estremo, il salone dove, anche quest’anno, nulla è di serie.
È la fiera dei privati e non delle case, di chi l’automobile la vive con autentica passione nonostante i mille vincoli che nel nostro Paese condizionano l’omologazione di una vettura elaborata, un diritto negato nonostante la sicurezza - tema centrale del convegno inaugurale di venerdì scorso organizzato del Centro Studi Promotor Gl events Italia - stia a cuore alla stragrande maggioranza degli operatori del settore che, anche attraverso strutture come la Federazione italiana tuning sportivo, operano per promuovere l’omologazione di vetture perfettamente rispondenti a requisiti di sicurezza identici a quelli delle auto di serie.
Ad accogliere i visitatori in Fiera c’è la nuovissima Citroën Ds3, un’autentica «antiretrò», nonostante la sigla carica di storia che porta, che può essere vestita dal suo proprietario scegliendo tra le tante opzioni cromatiche previste per il tetto e il corpo della vettura. Abarth e Renault hanno invece scelto i test drive nelle aree esterne dove i visitatori possono guidare le Fiat 500 con il marchio dello Scorpione e, con quello della losanga, le Twingo Gordini (marchio giustamente ripreso da Renault per ricordare uno dei padri della preparazione sportiva) e le Mégane Rs sviluppate dal reparto corse della casa francese. Tra le elaborazioni «firmate» si fanno notare la Fiat 500 ecologica sviluppata da Magneti Marelli, la Gpl Power da 162 cv, la prova che passione e rispetto per l’ambiente possono andare d’accordo, e l’Audi R8 firmata Rieger, la top car della casa di Ingolstadt ordinata fuoriserie anche dal governatore della California, Arnold Schwarzenegger. Show nello show è anche quest’anno My Special Club, il megaraduno di oltre 1.700 vetture, in rappresentanza di 200 club, che sono affluite in fiera per tutta la giornata di venerdì e nelle prime ore di sabato, perché prima della passione viene il lavoro, prima si timbra il cartellino e poi via, verso Rimini, percorrendo mediamente 285 chilometri.
Alettoni, spoiler e portiere che si aprono in tutte le direzioni nascondono spesso la vettura dalla quale il preparatore è partito, anche se i marchi ci sono tutti, in ogni segmento del mercato, dagli Apecar da competizione alle Lamborghini Diablo, passando per miti come Fiat 127, Citroën 2cv, Volkswagen Maggiolino e Mini prima serie. L’elenco delle stravaganze, degli eccessi (soprattutto quelli di centinaia di impianti audio mostruosamente potenti) potrebbe riempire pagine intere, perché a Rimini ogni auto rispecchia la personalità e la fantasia del singolo.

E quando si crede di avere visto tutto, c’è ancora un pezzo pronto a stupire, magari come la vecchia Mercedes in versione carro funebre, con passamaneria cremisi originale, che oggi accoglie una poderosa colonna di diffusori acustici.

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