«Oggi i mondiali e domani il Palasport»

Mondiali di Nuoto 2009, «trattenete il respiro», dice lo slogan dell’organizzazione. I numeri. 16 giorni di gare, 170 nazioni, 2.500 atleti, 1.500 tecnici, 2.500 volontari, 1.500 giornalisti accreditati. Per le gare di pallanuoto e nuoto sincronizzato verranno realizzate due vasche olimpioniche smontabili, che saranno pronte senza problemi per il 18 luglio 2009, giorno dell’inaugurazione. Lo Stadio del Nuoto, 15mila spettatori, ospiterà le gare di nuoto. Le prove in mare aperto si svolgeranno invece ad Ostia.
Tutto già predisposto nei minimi particolari, assicura il presidente del comitato organizzatore, Giovanni Malagò. Nei giorni dei Mondiali, dal 18 luglio al 2 agosto, la ricaduta sul sistema paese, fra turismo e tutto il resto, è stimata (Istituto Piepoli) in 2,7 miliardi. Ai primi di gennaio saranno già in vendita i primi biglietti. La mascotte sta in questi giorni cominciando a fare il giro del mondo. È una ranocchietta verde, Diva06, un nome di facile presa sugli spot. La madrina, invece, è Monica Bellucci.
Malagò, il nuoto in Italia da Max Rosolino a Federica Pellegrini ha fatto boom. E poi, ....il presidente della Fin Paolo Barelli, il deputato Fabio Rampelli, Claudio Barbaro, sono parecchi gli ex campioni e olimpionici che si occupano da vicino e a vario titolo di questi Mondiali.
«Tutti amici. Di Rampelli in particolare apprezzo anche l’impegno nel sociale. Sono pienamente d’accordo con il suo progetto della cittadella fra Foro Italico, Tor di Quinto e Acqua Acetosa, che prevede strutture per lo sport popolare....».
Lo sport popolare merita attenzione. Però lei per la rassegna iridata del 2009 ha messo in piedi un’organizzazione da star system. A che punto siete con i preparativi?
«Lo dico con assoluta serenità, siamo messi molto bene, siamo soddisfattissimi della macchina organizzativa. Il timing è rispettato. Il budget è a posto.
Quant’è?
«Meno di 50 milioni. Il marketing è stato un miracolo, ma abbiamo acquisito partner di grande prestigio, quelli ufficiali rispondono ai nomi di Nikon, Omega, Intesa San Paolo, Speedo».
Dopo tanto parlare di Tor Vergata, le gare si svolgeranno invece al Foro Italico.
«A fine settembre c’è stata una riunione, cui hanno partecipato tutte le persone che hanno voce in capitolo sullo sport e sulla città, dal sindaco di Roma Gianni Alemanno al presidente del Coni Gianni Petrucci alla Federazione Internazionale. Abbiamo trovato un punto di equilibrio fra forze politiche e dello sport. Quanto a me, io ho sempre dichiarato sia privatamente che in pubblico di essere favorevole alla soluzione Foro Italico».
E’ una soluzione che ha anche impedito che Roma a un certo punto perdesse la rassegna iridata, no?
«Non sta a me giudicare se si poteva fare di più e di diverso. A me va benissimo questa soluzione».
E la città dello sport di Tor Vergata? Alemanno dice che servono 200 milioni, che bisogna trovarli.
«Alemanno fa una scelta di buon senso. Non si può far finta che non è successo nulla. Ci sono stati investimenti, e parte delle opere è stata realizzata. Adesso chi ha gli oneri e gli onori di gestire la città deve stabilire come completare il percorso.

Io faccio il tifo perché si trovi una soluzione positiva, che si faccia almeno il palazzo dello sport. Un impianto di così grandi dimensioni manca alla città e serve anche per altri eventi. E magari un giorno potrebbe venire buono per candidare Roma alle Olimpiadi».

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