Un via vai ininterrotto di amici nella piccola parrocchia di Morena dove è stata allestita la camera ardente per Francesca a Sara, le due ragazzine morte lunedì a Ventotene per il crollo di un costone durante una gita scolastica. Arrivano al termine delle lezioni, posano gli zaini allingresso della parrocchia, si avvicinano alle due bare bianche completamente coperte dagli oggetti care alle due giovani: pupazzi, sciarpe, magliette, un pallone da pallavolo, un cappellino della Croce Rossa, tanti bigliettini. Attorno, su due file di sedie allineate, siedono i parenti. Impietriti quelli di Francesca, disperati quelli di Sara.
A vegliare tutta la notte le bare bianche sono stati i ragazzi delloratorio. Hanno recitato il rosario dandosi il cambio ogni due ore. Sulla porta della chiesa è stata affissa una grande fotografia che ritrae le due ragazze sorridenti a figura intera, sul cancello dingresso è stato portato lo striscione che era a scuola con scritto «Francesca e Sara per sempre le nostre stelle». Ieri sera si è tenuta una fiaccolata per ricordarle: dallistituto Anna Magnani, dove frequentavano la III media, fino alla chiesa dove oggi pomeriggio di terranno i funerali (spostati per consentire ai parenti di Sara, che sono di origini domenicane, di arrivare dal Sud America). Durantela cerimonia verrà distribuito un articolo sul razzismo che le due alunne avevano scritto sul giornalino della scuola. A Ventotene, intanto, si lavora per evitare altre tragedie. Il sindaco Giuseppe Assenso ha firmato lordinanza per eseguire i lavori di messa in sicurezza di tutto il porto romano. E con la procedura di somma urgenza innescata dopo la morte di Sara e Francesca gli interventi più impellenti sono partiti subito. Ieri mattina gli operai hanno eliminato alcune parti pericolose del costone vicino al porto. Anche nellarea di Calanave, una delle spiagge più affollate dellisola, è stato fatto limmediato transennamento di tre zone e anche qui verranno fatti lavori con la procedura durgenza. «È una tragedia alla quale non si riesce a trovare una risposta - ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini - quella che magari si aspettano i genitori, perché perdere due bambine a 14 anni è qualcosa di innaturale e inaccettabile. Da parte mia ho fatto tutto quello che era nelle mie possibilità: i miei tecnici sono stati sullisola, abbiamo dato il via ai lavori di messa in sicurezza immediati, ho chiesto un piano e una sintesi di tutti gli interventi fatti e soprattutto di tutti quelli che bisognava fare e, evidentemente, non hanno trovato una risposta». La Regione ha attivato una task force che continuerà a lavorare fino alla definizione del piano straordinario di interventi per la sicurezza dei punti ad altissimo rischio delle isole e dei comuni costieri. Per recuperare le risorse necessarie la Polverini ha chiesto di «rimodulare i piani finanziari regionali approvati negli ultimi mesi». Secondo le prime stime serviranno almeno 5 milioni di euro.
Il sindaco di Ventotene ha inviato quattro lettere, due ai genitori di Sara e Francesca, due a quelli dei ragazzi feriti. «Queste due ragazzine poco più che bambine - ha scritto - sono le nostre figlie e perciò noi tutte piangiamo sulle loro giovani vite così improvvisamente stroncate».
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