Roma - La regola matematica dice che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. La proprietà commutativa, però, non vale in tutti i casi. Un esempio? Modificate il personaggio politico - non più Silvio Sircana ma Silvio Berlusconi - e le foto di un politico colto in atteggiamento privato diventano pubblicabili. Il caso in questione non è un’ipotesi di scuola. Il presidente di Forza Italia viene fotografato, durante le vacanze pasquali, da un fotografo mentre si trova in giardino nella sua residenza in Sardegna. Berlusconi è ritratto mentre è seduto sotto un gazebo, poi mentre passeggia per i sentieri della sua villa, in compagnia di cinque ragazze. Gli scatti - effettuati, pare, da una collina da un fotografo sardo - arrivano sulla scrivania del direttore di Oggi, Pino Belleri. E tutte le remore che suggerirono al settimanale di acquistare le foto del portavoce del governo Prodi, pagandole 100mila euro, per poi lasciarle giacere in un cassetto, improvvisamente svaniscono. Il servizio - pagato, secondo Dagospia, 180mila euro - diventa uno scoop che guadagna la copertina con tanto di titoli non esattamente sobrii - «L’harem di Berlusconi» è quello di apertura, corredato da ironiche didascalie, modello fotoromanzo, come «Cinque ragazze per lui posson bastare»; «Sulle ginocchia di Silvio il sultano» e «Indeciso tra la bionda e la rossa» - e conquista un’ampia trattazione di undici pagine.
Lo scoop di Oggi accende, ovviamente, il dibattito e anche la reazione di Silvio Berlusconi con l’annuncio in serata delle contromosse legali. «Le foto - dice Niccolò Ghedini - sono state scattate in una proprietà privata, in dispregio di ogni diritto alla privacy. Si procederà nei confronti di tutti coloro che hanno avuto un ruolo nel commettere i reati». «E questa volta - confida il Cavaliere a chi ha modo di sentirlo per telefono - sono deciso ad andare fino in fondo nell’azione legale». Secondo Berlusconi, infatti, dietro la «scelta di pubblicare quelle foto e non altre» c’è «una precisa strategia mediatica e politica».
Il direttore di Oggi, Pino Belleri, giustifica così il «ribaltone» della sua linea. «Perchè Berlusconi sì e Sircana no? Intanto la vicenda Sircana è di novembre. E poi questo servizio, quattrocento scatti dei quali abbiamo scelto i più significativi, arriva a due mesi esatti dallo scambio di lettere tra Berlusconi e la moglie Veronica». Inoltre «stiamo parlando di contesti diversi e di due personaggi assai diversi, uno siderale, l’altro quasi sconosciuto, con tutto il rispetto per Sircana».
Se Veronica Lario fa sapere di «non avere nulla da aggiungere rispetto alla lettera a Repubblica», Paolo Bonaiuti decide di rispondere ai cronisti. «Quel giorno c’era il solito via vai di tutte le feste, in particolare quelle di Pasqua: giovani di Forza Italia e simpatizzanti. Le foto sono scherzose, quasi in posa. Insomma, una visita normale in un giorno di festa».
«Tutto alla luce del sole, con un mare di gente intorno che non a caso non si è voluto far apparire nelle foto. Si è voluto buttare tutto quanto in malizia. Lascio a voi giudicare il direttore di Oggi, sia per il suo comportamento attuale, sia per quello di ieri. E ci siamo capiti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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