«Nessuno spazio a disposizione nella federazione Ds, neppure uno sgabuzzino, nessun soldo di finanziamento dal partito a cui è iscritta da anni, nessuna convocazione, e persino un invito ad un dibattito nel Ponente ligure dove poi le è stato chiesto di non andare». È quanto denunciato ieri in una conferenza stampa per la presentazione del programma dalla diessina Carla Olivari Flick, candidata alla segreteria regionale del Pd in Liguria, in alternativa a Mario Tullo alle primarie di domenica. «Le primarie in Liguria sono diventate una cosa più seria da quando sono entrata in gioco io - ha detto Olivari - perché con una sola candidatura avrebbero avuto poco senso. Ma invece di essere percepita come una ricchezza, vengo avvertita come unavversaria».
E davanti ad una platea che vedeva in prima fila Paolo Veardo (Margherita), ma nessun quadro Ds, la Olivari non ha risparmiato critiche al suo partito dicendo di «sentirsi ostacolata». «Accadono cose - ha poi spiegato - che non sono nello spirito delle primarie». E poi ancora: «Tutti i candidati dovrebbero avere pari opportunità anche se fin dallinizio sapevo di essere come Davide davanti a Golia. È solo che nel frattempo Golia è cresciuto di più».
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