
Detox da vittoria. È quello attuato da Olly (foto, all'anagrafe Federico Olivieri) dopo il trionfo all'ultimo Festival di Sanremo. Il successo ti accarezza, ma sa anche graffiarti (il Tapiro di Striscia ricevuto alludendo a una vittoria del management più che dell'artista). Niente Eurovision Song Contest, niente tv ("lì dentro non mi sento per nulla a mio agio, la tv mi spaventa e non esistono programmi che mi appartengono"), e invece un bel sì ai due concerti sold out all'Ippodromo Snai La Maura di Milano a inizio settembre scorso. Il 26 dello stesso mese, "per celebrare un anno di successo mainstream che mi ha dato tantissimo ma che non mi ha cambiato, io sono il tipo che per conoscere davvero devi venire a casa mia", Olly ha pubblicato Tutta vita (sempre), nuova edizione dell'album prodotto dall'amico fraterno Juli, già quattro volte disco di platino. Scelta celebrativa arricchita di inediti più che necessità di cassa ("avrei potuto fare un Ep, visto che con Sony ho un contratto a dischi"), se si pensa che a un anno dall'uscita di Tutta vita l'album resta nella Top 10 nel download e negli ascolti.
Le nuove canzoni sono schizzi a colore acceso sull'Olly post-sanremese: "C'è dentro ciò che mi è successo negli ultimi tempi", dice. E non è un caso "che in diversi brani emergano delle sporche, come le chiamo io: voci registrate casualmente durante i lavori in studio, che catturano l'atmosfera di ciò che vivevamo". Per citare due brani, Brivido della vita è "la canzone da carovana della mia compagnia, quella che capisce la mia necessità ogni tanto di sentirmi un po' cogl...". Agli antipodi c'è Buon trasloco, dedicata alla memoria del papà dell'amico Juli, recentemente scomparso: "Non è un testo oscuro e pesante, prima di scriverlo ho parlato molto con Juli. Anche il giorno del funerale ad Aosta è stato una lunga festa, perché lassù la tradizione è questa". E ora l'inverno nei palazzetti, Olly è atteso a Bologna (oggi 8 ottobre), Milano (10 ottobre) e Roma (14-15 ottobre).
Nel 2026 il clou saranno le tre date allo Stadio Ferraris della sua Genova (18, 20 e 21 giugno), per una riapertura di quello spazio alla musica dopo 21 anni (l'ultimo era stato Vasco). "San Siro? conclude Olly Me lo hanno proposto ma non mi sento ancora all'altezza. È uno step che voglio concedermi tra un po' di tempo".