Oltremare ma anche oltre il Pdl, Musso salpa comunque

Oltremare ma anche oltre il Pdl, Musso salpa comunque

Oltremare, ma anche oltre il centrodestra. Enrico Musso lo ripete da tempo, ora cerca di trasformare la teoria in pratica con l’avvio dei lavori della sua Fondazione Oltremare. In 250 ieri sera hanno firmato la loro adesione, altri lo faranno nelle prossime settimane: il cantiere per Musso sindaco ha fatto partire i suoi lavori che chiuderanno solo con la fine della campagna elettorale del 2012: «Chiedo al Pdl di riflettere sulla scelta del candidato ma di farlo in fretta perché posticipare il tutto all’autunno sarebbe deletereo. Legittimo che vogliano un’altra persona ma lo dicano». La Fondazione sarà anche lista civica, su questo non ci sono dubbi. Lista che potrebbe correre da sola se il centrodestra dovesse avere resistenze nei confronti del senatore, indicato dall’ex ministro Claudio Scajola, e optare per candidature che lo stesso Musso non riterrebbe più autorevoli: «Andrò avanti comunque se capissi che chi viene indicato al mio posto non ha un progetto serio. In caso contrario sarei pronto a mettergli a disposizione tutto il lavoro fatto in questi mesi».
Cantiere aperto e anche sedi operative. Il senatore ne sogna una per ognuna delle 25 ex circoscrizioni, ma sicuramente almeno nei nove municipi sorgerà un punto d’incontro con la cittadinanza mentre sedi distaccate stanno nascendo sulle due riviere fino a Sanremo. L’idea più curiosa che dà il senso della sfida è quella di creare una base operativa su una chiatta che sorge proprio di fronte all’Urban Lab di Marta Vincenzi, «ci metterò su un cartello con scritto: “la chiatta dove si lavora è questa”», scherza Enrico Musso.
Poi corsi di formazione politica dal prossimo settembre sui quali stanno studiando docenti universitari di Genova e della Bocconi, micro campi intensivi per preparare la campagna elettorale nella prossima estate e incontri tematici sul territorio tra i quali, presto, quello per discutere sul tunnel sotto il porto ed il nodo di San Benigno: «Il tunnel subportuale si deve fare - dice Musso - senza buttare giù la Sopraelevata che può essere riqualificata: è un’opera realizzabile in project financing. Sono stati spesi 3 milioni nella progettazione del nodo e il sindaco ora dice che il progetto farebbe crollare Sampierdarena? Vorrei capirne di più».

La fondazione sarà articolata in 5 dipartimenti: economia, territorio e infrastrutture, la città delle persone, la città dei luoghi, la città del futuro e l’amministrazione pubblica. Tra i primi aderenti si segnalano l’ex rettore Gaetano Bignardi e il costruttore Davide Viziano.

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