da Roma
Per il suo sessantasettesimo compleanno, il 9 agosto del 2006, Romano Prodi ricevette in dono, tra tanti regali, una frusta. «Pensate voi al significato», disse ai giornalisti dopo aver soffiato le candeline nel castello di Bebbio. Il presidente del Consiglio non rivelò chi fosse il mittente di quel bizzarro regalo, ma precisò, lasciando di sasso i presenti: «È abbastanza lunga da coprire qualsiasi tavolo di riunione...». C’è frusta e frusta, ma difficilmente questo dono può raggiungere i 300 euro di valore, limite sopra il quale è necessario per i politici donare le regalie ricevute allo Stato, come ha stabilito lo stesso Prodi con un decreto.
La frusta era poi un pensierino privato. Ma i regali istituzionali, in questi due anni di governo, sono stati comunque numerosi. Ski pass, tute da sci, orologi, angioletti: Prodi ha ricevuto decine di doni ufficiali o «affettuosi». Alcuni piccolissimi, come un francobollo raffigurante «l’appassionato padre dell’Europa» Altiero Spinelli dal comitato a lui intitolato. Altri ingombranti ma non di valore inestimabile: l’enciclopedia della Slovacchia in lingua inglese, dono del vicepresidente slovacco Dusan Caplovic.
I più preziosi sono le parure di diamanti donate alla signora Flavia Franzoni e il fucile in oro tempestato di diamanti ricevuto da Prodi durante il suo viaggio ad Abu Dhabi, oltre a una cassa con palme ricoperta di scaglie d’oro. C’è poi un orologio Bulgari, un vassoio d’argento, per lui. E, per lei, risulta un «rosario di Tiffany» donato da Laura Bush durante il viaggio del presidente americano a Roma nel giugno del 2007. A Prodi, George W.Bush regalò invece un Atlante National Geografic. Durante la sua visita a Illegio, nel Friuli, il premier fu accolto dalle autorità con un angelo scolpito da un artista carnico. Ci sono poi i doni del Papa: Benedetto XVI regalò a Prodi rosari e medaglie del Pontificato.
Il più straordinario: l’omaggio, eco tech, del cancelliere tedesco Angela Merkel. Si tratta di un presepe a tre livelli, funzionante con quattro candele che fanno girare piccole pale in grado di muovere i tre piani di statuine. Senza dimenticare la serie di regali «a tema», come la scultura in terracotta raffigurante un ulivo ricevuta in una visita a Bari.
Infine l’attrezzatura sportiva: ad attenderlo a Livinallongo, a Capodanno, Prodi trovò ski pass offerti da Dolomiti Superski. Il prezzo dello stagionale è di 650 euro, ma sicuramente si trattava di abbonamento giornaliero o settimanale.
Il premier uscente è discreto sciatore ma ottimo ciclista. Quale regalo più gradito di una bicicletta, anzi, due: una dalla squadra nazionale maschile di ciclismo, l’altra, da corsa, dagli industriali bolognesi.
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