Trentanni di reclusione per omicidio premeditato e aggravato da futili motivi chiesti dal pm Giovanni Arena per lomicida di Bargagli, non meritevole delle attenuanti generiche. Si tratta dellimprenditore edile di Arquata Scrivia, Raffaele Perri, 70 anni, reo confesso delluccisione del portuale genovese Bruno «Enzo» Ricci, 55 anni, il 14 agosto scorso, che, agli arresti domiciliari e in attesa di processo con rito abbreviato, il 2 giugno si era fatto sorprendere fuori di casa dai carabinieri, che lhanno arrestato riportandolo in carcere. Limputato, scortato da tre poliziotti penitenziari ha ascoltato la dura requisitoria del pm che, riaffermando la piena responsabilità dellassassino, ha ricordato la modalità del delitto (il portuale fu ucciso con sei colpi di pistola in un casolare di campagna di Bargagli, per uno dei soliti litigi tra confinanti). Lomicida ha anche ascoltato la sferzante arringa di Andrea Copello e Federico Fontana, legali della moglie e della figlia della vittima , presenti in aula, che hanno chiesto per le due donne il risarcimento danni e una provvisionale di 600 mila euro.
Ma ha chiesto di essere portato via, perché si sentiva male, mentre parlavano i difensori Stefano Savi e Giovanni Ricco, per i quali mancano le prove sulla premeditazione e sui motivi futili. La sentenza, il 13 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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