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Omicidio Politkvoskaia: tutti assolti

Assolti l’ex dirigente della polizia moscovita Khadzhikurbanov, i fratelli Makhmudov, e il colonnello Riaguzov. Il mandante non è mai stato individuato. Una giornalista troppo scomoda

Omicidio Politkvoskaia: tutti assolti

Mosca - Quando uccisero Anna Politkvoskaia molti pensarono: ci risiamo, un altro assassinio che resterà impunito in Russia. Poi iniziarono ad arrivare le notizie sulle indagini e si seppe che tre uomini erano stati incriminati con l'accusa di omicidio. Si sentiva però nell'aria che, quantanche risultassero colpevoli si trattava solo di "pesci piccoli" e dei mandanti non c'era nemmeno l'ombra. Oggi è arrivata la notizia dell'assoluzione dei quattro imputati.

Non colpevoli Si tratta dell’ex dirigente della polizia moscovita Serghei Khadzhikurbanov, accusato di essere l’organizzatore del delitto per conto di un mandante non ancora identificato; dei fratelli ceceni Dzhabrail e Ibragim Makhmudov, presunti "pedinatori" della giornalista - un terzo fratello, Rustan, è ricercato all’estero come presunto killer). Al quarto imputato, l’ex colonnello dei servizi segreti Pavel Riaguzov, erano contestati reati minori insieme allo stesso Khadzhkurbanov: abuso d’ufficio ed estorsione. Riaguzov, in particolare, avrebbe fornito l’indirizzo della Politkovskaia al gruppo ceceno secondo l’accusa, che esce però sonoramente sconfitta dal verdetto. Figure comunque di secondo piano. Il mandante fino ad ora non è stato individuato. I sospetti sui responsabili lambiscono le alte sfere del potere politico. Ma dal Cremlino rispondono: sono solo basse illazioni.

L'accusa: ricorriamo in appello L’ufficio del procuratore generale russo intende ricorrere in appello. "Contesteremo questo verdetto sulla base di violazioni procedurali", ha detto l’avvocato dell’accusa Yulia Safina, come riportano le agenzie di stampa russe.

La difesa: chiediamo i danni Gli avvocati degli imputati, invece, preannunciano che chiederanno i danni. L’ex collaboratore del ministero dell’Interno, Sergey Kadzhikurbanov, e i due fratelli Makhmudov.

Tutti e tre sono stati immediatamente rilasciati dopo il verdetto.

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