Omicidio-suicidio, donna sgozza marito e figlio. Grave l'altra bimba

In sala operazione la bambina filippina di 8 anni, ferita alla gola e all'emitorace destro dalla madre. La donna, 33 anni accusata del massacro, si trova invece in coma farmacologico all'Humanitas: ha tentato di tagliarsi le vene. Ha usato un coltello da cucina. Soffriva di depressione

Omicidio-suicidio, donna sgozza 
marito e figlio. Grave l'altra bimba
Milano - E' in sala operatoria la bambina filippina di 8 anni, superstite e testimone del massacro che si è consumato stamane a Melegnano. La bambina sta subendo un delicato intervento chirurgico d'urgenza, in seguito alle profonde ferite alla gola e all'emitorace destro infertele dalla madre, in preda a un raptus dovuto a crisi depressive. Dopo l'operazione, la bambina sarà ricoverata in rianimazione all'ospedale Niguarda di Milano. Mentre la madre, la filippina Teresita Aguila di 33 anni, è tenuta in coma farmacologico all'Humanitas di Rozzano. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, dopo aver sgozzato il marito, William Lewa di 41 anni, e il figlio maggiore di 10 anni mentre dormivano, la donna avrebbe provato a tagliarsi le vene. E infine avrebbe aperto i rubinetti del gas. I soccorritori la hanno trovata svenuta sul pianerottolo. L'arma usata dalla donna sarebbe un grosso coltello da cucina.

Soffriva di depressione A dare l'allarme sarebbero stati alcuni operai della ditta, la Selection Top di Melegnano, insospettiti da un forte odore di gas proveniente dall'abitazione della famiglia che faceva da custode.

Una vicina di casa della famiglia filippina ha riferito che qualche tempo fa, l’uomo trovato sgozzato le aveva confidato che doveva portare lui stesso i figli a scuola perché la moglie, che adesso si trova in gravi condizioni all'Humanitas, soffriva di depressione.

L'omicidio Hanno profonde ferite alla gola, come se fossero stati sgozzati, l’uomo e il bambino trovati senza vita questa mattina a all'interno della loro abitazione, annessa alla ditta Selection Top di cui l'uomo era custode. Sporche di sangue e gravemente ferite, ma ancora in vita, una donna e una ragazzina, trasportate dai soccorritori immediatamente in ospedale. In base alle prime informazioni, si tratterebbe della famiglia straniera, probabilmente di origine asiatica, probabilmente filippina. A dare l’allarme al 118 sono state alcune persone che hanno sentito un forte odore di gas uscire dall’abitazione dove vivevano i quattro, all’interno dell’azienda. I corpi delle due vittime sono al momento ancora sul posto mentre i carabinieri stanno compiendo i rilievi, coordinati dal pm di Lodi.
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