C'è una frase di Bertolt Brecht, che rende onore a chi lotta, sulla tomba del brigatista rosso Mario Galesi, ucciso in un conflitto a fuoco con gli agenti della Polfer il 2 marzo del 2003 sul treno Roma-Arezzo che costò la vita allagente Emanuele Petri. Sulla lastra di travertino è stato inciso: «Lode al rivoluzionario» e poi un passo di Brecht. «I deboli non combattono, quelli più forti lottano per un'ora, quelli ancora più forti lottano per molti anni, ma quelli fortissimi lottano per tutta la vita. Costoro sono indispensabili. Bertolt Brecht».
Dopo due anni in cui il feretro di Galesi è rimasto tumulato solo sotto la nuda terra, per il brigatista è arrivata una tomba vera e propria con marmo e travertino: ai piedi una targhetta nera con la scritta «Mario Galesi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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