Con la Opel Astra da Torino alle spiagge dello sbarco

da Torino

Un rapido viaggio sulle strade di Francia e Belgio, si può trasformare in una vera prova su strada in reali condizioni di utilizzo. Quattro persone a bordo e un bel po’ di bagaglio, che nel trascorrere dei giorni e degli acquisti è progressivamente aumentato in peso e in volume, sino a raggiungere quasi il massimo della capienza dell’ampio vano. È cominciata senza una meta precisa la nostra «prova su strada», che ha visto protagonista un’Astra Sw 1.7 Cdti di colore nero con alle spalle solo 4mila km. Partenza da Torino, scalata al Moncenisio, per arrivare via autostrada a Lyon e da qui verso Nord sino a Dijon dove, abbandonata l’autostrada, ci siamo abbandonati alle belle strade statali francesi. A sera, dopo una sosta a Epernay - capitale dello Champagne - si arriva a Reims dominata dalla sua splendida cattedrale.
La prima giornata è servita a prendere confidenza con l’Astra, facile da guidare in tutte le occasioni, giocando tra 5ª e 6ª per tenerla sempre in coppia e per non esagerare con i consumi (e tenendo d’occhio il tachimetro in quanto, Oltralpe, i gendarmi non scherzano). L’Astra frena molto bene, lo sterzo è progressivo e preciso, le sospensioni assicurano comfort e tenuta di strada, la rumorosità è contenuta anche quando si adoperano le marce basse per i sorpassi dei numerosi camion, che utilizzano le strade statali per risparmiare, viste le tariffe autostradali non certo contenute. Si riparte con destinazione Anversa, dove arriviamo dopo 1.180 km avendo consumato 83 litri di gasolio normale, pari a 14,2 km/litro. Sosta e visita alla città e poi via verso Gand, Amiens, Caen e le spiagge dello sbarco, che avvenuto 64 anni fa, attira ancora una folla di visitatori veramente impressionante, testimonianza dell’unicità dell’evento storico.
Anche dopo molte ore di guida, i sedili in stoffa, che a prima impressione potevano dare la sensazione di una certa rigidità, si rivelano ben studiati, non danno problemi alla schiena e assicurano un buon sostegno laterale. Unici suggerimenti, per una vettura così ben dotata di accessori, un appoggia braccio al sedile posteriore, lo specchietto sul parasole lato guida e una copertura per lo specchio sul parasole destro.
Procediamo attraverso la Francia, Le Mans con una deviazione sul rettilineo delle Hunaudieres, Tours, uno sguardo ai Castelli della Loira per arrivare a Bourges e alla sua cattedrale.
Su questo tratto viaggiamo sui 13,5 km/litro con traffico intenso e molte accelerate a fondo per i numerosi sorpassi. Ormai il nostro viaggio/prova volge al termine: Moulins, Lyon, Chambery, Modane il Moncenisio e picchiata su Torino, 3.303 chilometri e 235 litri di gasolio consumati. Quella di 14,05 km/litro è una media molto buona, tenendo conto che nell’ultimo tratto abbiamo utilizzato molta autostrada, eccedendo un po’ con il limite dei 130, ma la colpa è della silenziosità dell’Astra.
Nel bilancio del consumo bisogna inoltre tenere conto del fatto che il caldo ci ha obbligati a un uso continuo del climatizzatore, che si è dimostrato all’altezza della volumetria della vettura, garantendo ai passeggeri posteriori il giusto comfort.

Abbiamo così attraversato un pezzo d’Europa in 5 giorni, un’esperienza molto piacevole e anche economica, visti i bassi consumi della nostra Opel e il prezzo francese del gasolio che può anche scendere a 1,30 euro nei distributori gestiti dei supermercati.

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