da Bari
Le indagini sono in una fase delicata, si attende lesito degli accertamenti tecnici per individuare le cause della tragedia, ma intanto cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la morte dei cinque operai della Truck Center che lavoravano al lavaggio di unautocisterna che trasportava polvere di zolfo. Gli indagati sono due funzionari della Fs Logistica (società proprietaria della cisterna), due dellazienda «La Cinque Biotrans» (incaricata della manutenzione e gestione delle cisterne utilizzate) e uno della Cemat Puglia (che organizza e commercializza in Italia il trasporto combinato strada-rotaia). Le ipotesi di reato sono lesioni e omicidio colposo plurimo.
Gli accertamenti sono diretti dal sostituto procuratore del tribunale di Trani, Giuseppe Maralfa, che ha disposto accertamenti irripetibili: per questa ragione liscrizione nel registro degli indagati viene ritenuto dagli inquirenti un semplice atto dovuto.
Un tassello importante potrebbe arrivare nelle prossime ore dagli esami tecnici: si attende infatti lesito della comparazione tra la sostanza prelevata dalla cisterna della morte e quella contenuta in unaltra sequestrata a Bari, anchessa di proprietà di Fs Logistica.
Intanto, ieri a Molfetta è stato il giorno del dolore. Nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali. Gli operai sono morti uno dopo laltro: uno è stato subito stroncato dalle esalazioni, gli altri hanno perso la vita nel tentativo di salvarlo. La cerimonia funebre è stata celebrata nella chiesa della Madonna della Pace, in viale 25 aprile, alla periferia della città, dove sono accorse oltre ottomila persone. Il vescovo, Luigi Martella, ha ricordato il sacrificio delle vittime. «Nessuno di loro ha tenuto per sé la vita, ognuno lha completamente donata.
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