«Riteniamo opportuno sospendere il provvedimento sui ticket per i farmaci griffati in attesa che si faccia chiarezza sullapplicazione di un provvedimento che, a oggi, sta producendo fortissimi malumori tra i cittadini. Questo è quanto abbiamo chiesto al commissario straordinario Marrazzo». No, non è la scontata reazione di qualche esponente del PdL. Sono parole di Enzo Foschi e Alessio DAmato, consiglieri regionali del Partito democratico del Lazio, che dimostrano come la stangata sulle medicine divida anche il centrosinistra. A protestare, stavolta, non sono i no global della sinistra antagonista, ma gli alleati più moderati dello stesso Marrazzo, come Giovanni Carapella, anche lui del Pd, presidente della commissione lavori pubblici e casa della Regione, secondo il quale «resta il rischio di una gran confusione nei cittadini sulla applicazione concreta della nuova norma. Come è possibile che stamane un cittadino si sia, ad esempio, visto richiedere un ticket di 3,50 euro per un farmaco che ne costa 2, 75? Chi, come e dove - chiede Carapella - attesta il possesso dei diversi requisiti di esenzione?». Carapella ha anche espresso «perplessità su una misura, il ticket, ritenuta iniqua dai cittadini e tutta da verificare sul versante degli effettivi risparmi di spesa» pur riconoscendo a Marrazzo il tentativo di tutelare «i più deboli, gli anziani, i malati gravi e cronici».
Di «scompiglio, disorientamento, sconcerto e agitazione» parla anche Fabio Desideri, consigliere regionale e vicepresidente della Federazione dei Cristiano popolari. «Non solo tra i cittadini - precisa Desideri - ma perfino gli addetti ai lavori e soprattutto tra i componenti della maggioranza regionale. Questi i primi risultati della compartecipazione selettiva equa e solidale, il super-ticket mascherato introdotto dal commissario Marrazzo e dallispettore Montino che dovrebbe risolvere i problemi di bilancio del Lazio. Come inizio non cè male».
Anche i sindacati si schierano contro il balzello. «Diciamo no a nuove forme di ticket che penalizzano anziani e pensionati» protesta il coordinatore Ugl Pensionati del Lazio, Francesco Martire. «Ancora una volta infatti - aggiunge il sindacalista - molti anziani e pensionati dovranno pagare una nuova tassa sulla salute per potersi curare, visto che la giunta Marrazzo ha introdotto una nuova forma di ticket per alcuni medicinali che dovranno essere obbligatoriamente acquistati perché tassativamente prescritti dai medici curanti».
Infine, il senatore del PdL Stefano De Lillo: «Il ticket-Marrazzo sui farmaci rischia di produrre risultati deludenti, visto che ne risulterebbero esenti il 50 per cento circa dei cittadini del Lazio. Sulla base del decreto, poi, il 25 per cento dei cittadini del Lazio risulterebbe in condizioni di povertà, un risultato che appare poco credibile: sarebbe meglio a questo punto introdurre la sottoscrizione del modulo Isee anche per la diagnostica e le prestazioni sanitarie».
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