Cronache

È ora che i politici salgano sul bus

Caro Lussana, leggo che, oltre a Prodi, sono diversi i politici italiani che si apprestano a dare vita ad una campagna elettorale in tir (tra gli altri, Fini e Daniela Santachè).
Vorrei invitarli - tutti - a usare altri mezzi di trasporto, che permetterebero loro di essere a più stretto contatto con l gente.
Ad esempio, prendendo la metropolitana, il tram o il bus di una qualsiasi città italiana nelle fasce orarie 07.00 - 9.00, 12.30 - 14.30, 17.00 - 20. Ed anche un bel treno mattutino e serale che trasporta prevalentemente dei pendolari.
Potrebbero comprendere davvero come sono innati negli Italiani l’adattamento a concetti sociali quali la «ottimizzazione degli spazi» (centinaia di persone ammassate le une sulle altre) ed «elasticità d’orario» (spesso si sa quando si parte ma non quando si arriva; talvolta nemmeno si sa se si parte...). E con la frequente presenza di borseggiatori sui nostri mezzi di trasporto pubblici anche quello, importantissimo, di «vigilanza sulla sicurezza sociale».
Scherzi - fino a un certo punto... - a parte, se questo è il senso del fare politica non ci si stupisca se per il cittadino comune è sempre più siderale la distanza tra Paese legale e Paese reale.


Cordiali saluti.
Segretario
Generale aggiunto SAPPE
Sindacato Autonomo
Polizia Penitenziaria

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