MA ORA CHI COMANDA IN FERRARI?

nostro inviato a Sakhir (Bahrein)

La Ferrari delle pari opportunità sta lavorando molto bene. In pista e fuori. Sull’asfalto è reduce da un bis vittorioso che grazie al secondo posto di Raikkonen dietro a Massa (19 punti Kimi, 10 Felipe) ha issato il finnico in vetta al mondiale; fuori pista, nelle segrete stanze maranelliane, gli uomini capitanati da Stefano Domenicali non allentano, invece, l’attenzione sulla naturale evoluzione della rivalità fra i loro due galletti. Galletti che, come vedremo, si danno appuntamento a Barcellona perché «quel circuito mi piace molto» dice uno e «sarò molto forte» dice l’altro. Tanto più che proprio Domenicali, dopo il Gp nel deserto, commentando la delusione di Raikkonen, aveva detto: «Purtroppo non esiste un podio per due vincitori». Dunque, prepariamoci: perché Massa deve continuare a spingere per recuperare, mentre Kimi sa che se dovesse riuscire a distaccare ancor di più il compagno in classifica, ecco che, come piace a lui, la pista sancirebbe i ruoli di numero uno e due.

Senza però dimenticare che solo la pista potrà evitare al finlandese di rendere il favore ricevuto da Felipe in Brasile quando, rinunciando alla vittoria, gli consegnò il titolo altrimenti destinato ad Alonso. Vediamo, quindi, in questo collage delle loro dichiarazioni più recenti (dalla presentazione Ferrari del 6 gennaio fino all’altro ieri in Bahrein) come stanno lievitando gli umori.

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