Ora il cibo diventa «navigabile» Più garanzie sulla genuinità

Grazie a un software, basta una foto al codice a barre per i dettagli sul prodotto

Che cosa porteremo in tavola domani? Cibo molecolare, cibo solare, cibo interattivo in una parola, il cibo del futuro. Sul quale Tuttofood apre una finestra importante con «Nemo Next Food: il futuro come non lo avete mai assaggiato». In uno spazio di 400 metri quadrati, la mostra-evento dà spazio ai trend dell’alimentazione che verrà, alle prossime invenzioni da gustare e addirittura al cibo «navigabile» in Internet. Sì, avete letto bene: scaricando un software e fotografando con il cellulare il codice a barre riportato sulla confezione del prodotto, è possibile aprire sul display contenuti informativi su ciò che si sta consumando, pagine di scambio di commenti, servizi e applicazioni di vario tipo. Per l’Italia si tratta di un’anteprima, ma altrove la rivoluzione è già in atto.
In Giappone, per esempio, McDonald’s ha inserito il codice sulle confezioni degli hamburger per consentire ai consumatori di visualizzare sul telefonino i valori nutrizionali del pasto. Mentre Coca-Cola lo scorso anno ha invaso il mercato messicano con 50 milioni di bottigliette di Sprite dotati di un codice che, via cellulare, permetteva di partecipare a un concorso interattivo. La novità di Tuttofood, però, sarà il primo cibo al mondo completamente interattivo: una tavoletta di cioccolato con il codice non riportato sulla confezione, ma sul prodotto stesso. Ovviamente il codice viene mangiato, ma prima, se fotografato, dà accesso a informazioni quali la storia della tavoletta, la provenienza del cacao o le caratteristiche della lavorazione.
Nemo Next Food propone poi alcuni esempi di «food innovation», come l’Happy Pig: un salume che diventa chips grazie a un processo di disidratazione, mantenendo inalterate le proprietà organolettiche di prosciutto o salame, ma rendendone più pratica la degustazione e superando i vincoli di conservazione del prodotto fresco.


E ci sono anche i prototipi pensati per l’emergenza ambientale: dal Solar Food, il cibo fotovoltaico che cattura la luce solare e la converte in energia nutritiva, al Pack Food, il cibo di cui si mangia tutto, confezione compresa. Eliminando, di fatto, il problema dei rifiuti.

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